Dopo aver chiuso al meglio il 2018, con una vittoria interna contro i diretti concorrenti del Frosinone, il nuovo anno è stato una doccia fredda per Chievo di Di Carlo, schiantato per 3-0 all'Allianz Stadium di Torino contro la Juventus. I clivensi trovano, nel lunch match della 21.a giornata, la Viola dell'ex Pioli che, dopo il 3-3 acciuffato nei minuti finali in inferiorità numerica contro la Samp, vuole farsi trovare pronta e conquistare 3 punti fondamentali in chiave Europa. allo Stadio Bentegodi di Verona è tutto pronto, in campo Chievo e Fiorentina, in palio punti pesantissimi in chiave salvezza e Europa League.

Di Carlo conferma il modulo delle ultime uscite ma non gli interpreti, 4-3-1-2, quindi, ma fuori Radovanovic dopo le voci che lo vorrebbero a un passo dal Bologna. In difesa vanno De Paoli e Jaroszynski esterni, con Rossettini e Tomovic al centro. A centrocampo Leris prende il posto di Radovanovic sulla destra, con Hetemaj sul versante opposto, al centro Nicola Rigoni. In avanti Giaccherini in posizione di trequartista alle spalle di Pellissier e Stepinski

Cambia poco anche Pioli che, nel 4-3-3 d'ordinanza, perde Milenkovic in difesa per influenza. dietro, dunque, Pezzella e Victor Hugo centrali, dinanzi a Lafont; sugli esterni Laurini e Hancko. A centrocampo torna Benassi dal 1', con Veretout e Norgaard, complice anche la squalifica di Edmilson Fernandes, dopo il rosso rimediato a Firenze contro la Sampdoria. In avanti il trio delle meraviglie con Muriel e Chiesa ai lati di Giovanni Simeone.

Dopo le formalità di rito, inizia il primo tempo e subito nel segno della Fiorentina: già al 4' Muriel chiude la combinazione vincente con Hancko, complice l'errore di De Paoli e batte Sorrentino con un preciso sinistro che si insacca alla spalle dell'estremo portiere clivense. La reazione del Chievo non si fa attendere e al 13', dopo un'imprecisione di Victor Hugo, è Stepinski a calciare con potenza verso la porta avversaria, trovando solo il palo esterno. 4' più tardi, errore macroscopico di Lafont che, dopo un retropassaggio di Victor Hugo, serve Giaccherini, il quale è svelto a ribadire in rete, ma dopo un lungo consulto con il Var l'arbitro annulla per un piede di Pellissier sulla linea all'atto della rimessa dal fondo di Lafont. Non basta, perché da uno schema su punizione, pochi minuti più tardi, Pezzella atterra vistosamente Pellissier pronto a calciare solo dinanzi a Lafont, ma l'arbitro non va neppure a guardare al Var e il Bentegodi implode nei cori di disapprovazione. Per il Chievo, tuttavia, non c'è pace e sul ribaltamento di fronte, Simeone, lanciato sul filo del fuorigioco trova Benassi, il quale con un preciso destro deposita la palla alle spalle di Sorrentino per il 2-0 dei Viola. Il Chievo recrimina e l'arbitro Chiffi perde la propria autorità sul match sventolando cartellini evitabili nei confronti di Benassi, Giaccherini e Sorrentino. Gli animi si scaldano, ma al 38' ci pensa il duo De Paoli-Stapinski a rimettere la gara nel vivo; cross tagliato del primo, stacco imperioso del secondo che surclassa Pezzella e supera Lafont. Non è ancora stata pronunciata la parola fine su questo entusiasmante primo tempo, lo sa bene Giaccherini che al 47' da calcio piazzato spaventa Lafont, ma è poco fortunato e sul suo primo piano cala il sipario sulla prima frazione di gioco. 


Nella ripresa si parte col cambio Nogaard-Gerson e subito con un'occasionissima per Giaccherini, ma il suo tiro dal limite è murato. Muriel replica per la Viola, ma solo dinanzi a Sorrentino calcia incredibilmente a lato sottoscrivendo da lì a poco la legge non scritta del "gol sbagliato-gol subito". È il 59', infatti, quando un ancora disastroso Chiffi concede un calcio di punizione al Chievo, vanificando un netto vantaggio per i clivensi ormai increduli; dagli sviluppi, Benassi ferma con la mano sulla linea la palla calciata dal Chievo verso la porta. Penalty e gol di Pellissier per il 2-2 momentaneo. Chiesa prova la reazione, ma il suo sinistro batte sulla traversa e in una gara a dir poco entusiasmante, al 70' è tutto ancora in gioco. Al 79' Dabo lancia Chiesa che supera la difesa e sigla il 3-2, ma in una gara pazzesca come quella odierna del Bentegodi passano solo 3' e Muriel vede il proprio tiro fermato sul palo. Sembra finita ma neanche lontanamente perché al minuto 83' calcio di rigore per il Chievo, dopo un dubbio tocco in area di Gerson. Pellissier va dal dischetto ma Lafont si supera e respinge a lato. Le squadre sembrano non averne più, ma Gerson e Chiesa non si arrendono e all'86' proprio su quest'asse la Viola trova il gol del 4-2. Il Chievo di arrendersi non vuol sentirne e al minuto 89' trova un gran gol con Djordjevic servito da un altro splendido assist di De Paoli. Il forcing finale spaventa la Fiorentina ma non porta risultati al Chievo e al 95', dopo 5' minuti di recupero, termina la gara sul risultato di 3-4.

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