Condizioni ambientali non ideali quelle nella quali la Roma di avvicina al penultimo degli impegni sulla strada della Champions, sabato contro il Sassuolo al Mapei Stadium. “Credo che debba essere uno stimolo propositivo”, chiosa in conferenza stampa Claudio Ranieri, presentando l’imminente trasferta emiliana. “Ormai i giocatori sono abituati a tutto. Poteva essere uno stimolo negativo anche il fatto di tutte quelle voci sull’allenatore del futuro, ma i ragazzi non hanno mai mollato. Mi auguro che questo fatto sia uno sprone a far bene, ci sono due partite da completare, c’è una piccola possibilità, ma noi dobbiamo avere la coscienza a posto di aver fatto ciò che dovevamo fare”.

Il punto sulle condizioni fisiche degli acciaccati Zaniolo e Pellegrini: “I ragazzi stanno bene. Zaniolo riprende oggi, aveva il solito polpaccio indurito. Oggi farà differenziato, mentre gli altri faranno lavoro di scarico. Pellegrini non è grave. Spero di averlo a disposizione per sabato, ma se non ce la farà ci sarà la prossima settimana”.

A proposito del caso De Rossi, Ranieri dà una parziale smentita alle parole riportate dalla stampa (“Testa grigia a Londra e quello di Boston”, ndr) sulla paternità della decisione: “Non mi sembra di aver utilizzato queste parole. Quando i tifosi chiedevano spiegazioni su chi avesse preso le decisioni per la fine del rapporto di De Rossi alla Roma, ho risposto ‘sicuramente a Londra e in America’. Ovviamente chi decide è il presidente e chi gli sta vicino, che è la persona che sta in Inghilterra”.

Sull’insofferenza dei tifosi rispetto ai programmi della società: “Non so quali siano i progetti per il futuro, non ne possono aver parlato con me, sapendo che tra due partite finirà il mio rapporto con la Roma, non so che programmi ci saranno. In ogni società ci sono dei ricambi, ci sta, anche in Italia grandi squadre hanno perso dei punti di riferimento. Forse a Daniele andava detto in un’altra maniera. Ma è la legge del calcio. La società vuole cambiare, certo, per una figura così importante, avendo i tifosi un amore viscerale per la squadra, una considerazione più attenta avrebbe consigliato un altro comportamento".

Se  da dirigente avrebbe preso una scelta diversa su De Rossi: "Io sono allenatore, se mi fosse stato chiesto cosa penso di De Rossi, avrei detto “lo voglio” perché so che giocatore è, che uomo è, che capitano è".

Imputato numero uno per i tifosi è Baldini, con il quale però Ranieri afferma di non aver rapporti: "Con me non incide affatto. Non incide nel lavoro quotidiano. Non so che rapporti abbia con il presidente, qua con il mio lavoro non incide, in generale non lo so, non conoscendo quello che fa".

Ancora sulle ansie della tifoseria riguardo al futuro: "Non sapendo i programmi è difficile rispondere. Credo che un fatto importante sia la costruzione dello stadio, è necessario per programmare una grande Roma. È una mia considerazione, da quando sono arrivato penso a far rendere i giocatori al massimo. Non mi sono posti altri problemi, mi sono messo l’elmetto e ho cercato di dare il massimo".

Sui rapporti con la società e sull'attaccamento dei tifosi: "Roma è una piazza particolare, il tifoso si sente partecipe in tutto e per tutto, per questo quando sei all’Olimpico il pubblico ti soffia dietro e possono succedere cose impossibili. Nella mia carriera ho trovato pochi presidente vicini. L’ex presidente del Leicester l’ho visto più adesso che prima. Abramovich credo di essere io l’allenatore che che l’ha visto più volte. Sono situazioni, l’importante è che la squadra vada bene e che quando ci sia qualcosa venga risolta. Questo è importante, tutto il resto non conta. É importante che tutto vada come deve andare".

Quali sono le condizioni fisiche ed emotive di De Rossi: "Ancora non abbiamo avuto 5 minuti per noi, ma l’ho visto bello, motivato come sempre. Dentro di sé sarà squassato, immagino non dormirà la notte, ma è normale. Chi ha dato tutto, giocando anche non al 100%. Lo fa per attaccamento alla maglia, ai tifosi e alla squadra. Ma ancora ci devo parlare. Il modulo? Vediamo, sto studiando. Il Sassuolo è ben organizzato, ho visto la gara d’andata e mi sto facendo un’idea. Vediamo negli ultimi allenamenti se mi convince più il 4-3-3 o quello di prima".

Poi le parole di Ranieri sulle qualità di De Rossi: “Stiamo parlando di un leader. Lui è un allenatore in campo, non ragiona in termini di ego ma per la squadra. Sono i tipi di leader che vogliono gli allenatori. Daniele credo voglia continuare a giocare, lo ha detto ed è giusto così. Ha già la mentalità di allenatore perché ha un padre che fa l’allenatore. È un leader positivo che pensa al bene comune.  Se domani gioca? Parlerò con lui per sabato, vedremo. Voglio fare un appello a tutti i tifosi: mi auguro che l’ultima partita all’Olimpico sia una festa per Daniele, il tempo delle contestazioni ci sarà, ma dimostrate amore a Daniele".