Un feeling forse mai scoppiato veramente, nonostante un inizio incoraggiante. "F**k Sarri ball" recitava uno striscione poi divenuto tendenza sui social, magari il pensiero di qualcuno e non di tutti, ma specchio di una tensione che tra tecnico e una parte del pubblico, inutile negarlo, c'è sempre stata. Eppure i risultati restano dalla parte di Sarri, in Premier terzo in classifica dietro soltanto City e Liverpool, quest'anno oggettivamente superiori per maturità tecnica ed organico, ed in finale di Europa League, oltre che in quella di Carabao Cup, persa qualche settimana fa ai rigori proprio contro i Citizen. 

La stampa parla però di un 'Dead man Walking', che ha avuto scontri con i giornali e soprattutto con la proprietà. I giocatori sono per la maggior parte dalla sua, anche se rispetto all'inizio entusiasta qualcosina forse è cambiato nel corso della stagione. Il futuro di Maurizio, insomma, a prescindere da come andrà con l'Arsenal a Baku, sembra essere lontano da Londra e dalla Premier League, campionato che a Sarri invece mica è dispiaciuto. Le opzioni più concrete sono al momento Milan e Roma, con particolare fermento per questa seconda ipotesi. Ranieri ha praticamente annunciato che non sarà l'allenatore dei giallorossi il prossimo anno, e l'opzione Conte è decaduta per esplicita ammissione del diretto interessato. E se il Comandante fosse pronto a vestire i panni del Gladiatore?