Il 3 aprile scorso Mauro Icardi tornava in campo, dopo 6 partite fuori. Da allora, e fino a ieri, ha giocato tutte e 7 le partite a sua disposizione: con un magro bottino, però. Un solo gol, su rigore, contro il Genoa. Poco, davvero troppo poco, considerato che nelle ultime 7 l'ex capitano ne ha giocato ben 5 da titolare, e nelle altre due è subentrato (giocando 62' complessivi.

Pochissimo spazio, quindi, per Lautaro Martinez, ieri entrato solo nel finale, che invece da titolare ha giocato solo contro Roma e Udinese, e che a sua volta, considerato che l'ultimo gol in senso assoluto risale al derby (rigore decisivo), ha a sua volta un problema sui +3 su azione. L'ultimo, a sua volta, risale alla sfida al Cagliari (26a giornata) di inizio marzo scorso. 

E per Icardi, sempre su azione, le difficoltà sono ancora maggiori. L'ultimo gol risale addirittura a dicembre 2018, contro la Roma: era la 14a giornata. E da allora mai più un bonus, se non sotto forma di rigore. In totale, quindi, Icardi (22 giornate) e Lautaro (10) accumulano ben 32 giornate senza segnare. Bene, per l'Inter, che si siano "svegliati", in zona +3, i vari Nainggolan, Perisic e Politano. Davvero raro, a conti fatti, che una squadra mantenga comunque il terzo posto, nonostante un girone di ritornocosì poco produttivo per i suoi centravanti.