Il Napoli allunga e la Roma crolla. Nel pomeriggio dell'Olimpico, la squadra di Ranieri si fa prendere a pallate dai secondi della classe, che nel primo tempo avevano giocato così così per poi dilagare nella ripresa. Mai stata veramente in partita la Roma, disunita e svogliata: Dzeko e compagni scivolano al sesto posto. E la Lazio già stasera può mettere la freccia.

Ranieri lascia in panchina Zaniolo, non al meglio: a centrocampo c'è il rientrante De Rossi, alle spalle di Dzeko schierati Schick, Cristante e Perotti. Ritorna in difesa Manolas. Le scelte di Ancelotti, senza lo squalificato Zielinski e ben sei indisponibili, sono invece quasi obbligate: in difesa Hysaj vince il ballottaggio con Malcuit, gli esterni di centrocampo sono Callejon e Verdi, preferito a Ounas. In attacco confermata la coppia Milik-Mertens.

Passano due minuti e il Napoli va in vantaggio: imbucata di Verdi, Milik si inserisce fra Manolas e Fazio, stoppa il pallone con eleganza e batte Olsen con potenza, di sinistro. Il gol a freddo potrebbe scuotere la squadra di Ranieri ma l'effetto è l'opposto: la Roma è imbambolata, lenta, svogliata. L'unica volta che si affaccia dalle parti di Meret è con un colpo di testa di Nzonzi che finisce fuori di un paio di metri. Gli ospiti, dal canto loro, gestiscono la gara senza spingere sull'acceleratore. E alla mezz'ora vanno vicinissimi al raddoppio: cross di Mertens, da due passi Verdi calcia su Olsen. Poco dopo, situazione simile: Kolarov non sale e lascia in gioco Mertens, cross basso verso Milik, che segna per nulla, perché si è fatto trovare ingenuamente in fuorigioco. Poco dopo un'altra ingenuità, di Meret, apre la strada al pareggio della Roma: allo scadere del primo tempo il portiere napoletano travolge Schick in area, è rigore, Perotti lo segna e fa 1-1.

Un vantaggio che dura il tempo di entrare e riuscire dagli spogliatoi: al 50' cross teso di Callejon, Olsen buca l'intervento, Manolas si perde Mertens che segna il più facile dei gol.  Tempo quattro minuti e arriva anche il terzo gol azzurro: Koulibaly lancia Ruiz, che lascia sul posto De Rossi e si fa 60 metri palla al piede prima di servire Verdi, che stavolta non sbaglia e dal centro dell'area fa 1-3. Quando la Roma sembra essersi definitivamente arresa, va vicina alla riapertura della gara: tiro di Cristante respinto da Meret, Maksimovic non controlla Nzonzi, che colpisce la traversa di testa da pochi metri. In quel momento, sull'Olimpico comincia a sventolare la bandiera bianca. E nel finale c'è tempo per la gioia di Younes, appena entrato, che sugli sviluppi di un'azione da calcio d'angolo segna il quarto gol del Napoli, che esce vincitore e lascia sul campo i cocci di una Roma che, per restare in corsa per un posto nell'Europa che conta, deve ritrovare al più presto un'unità che, ad oggi, sembra scomparsa.

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