C'è stato un tempo in cui agli attaccanti veniva chiesta praticamente una sola cosa: spingere in rete il maggior numero di palloni possibili. Nel corso degli anni, però, tante scuole di pensiero hanno rivoluzionato sino a cambiare totalmente il ruolo dell'attaccante (che si parli di attaccanti esterni o di prime punte, poco importa) , oggi chiamato a ricamare in maniera pro-attiva una manovra che spesso e volentieri è lui stesso a dover concludere. Il mito del bomber, ossia il centravanti chiamato solo ed esclusivamente a giostrare negli ultimi sedici metri per capitalizzare quanto gli veniva costruito alle spalle, molto probabilmente non tramonterà mai, ma nei cinque maggiori campionati europei il numero di attaccanti "di manovra" è in continuo aumento, ed il trend sembra ormai delineato.

In Premier League, fra gli attaccanti con almeno 20 presenze all'attivo è Eden Hazard quello a toccare mediamente più palloni di tutti: sono 53.8 i passaggi effettuati di media, di cui circa 44 riusciti, un risultato di primo livello che tende leggermente a smentire le voci che vogliono Hazard come un giocatore del tutto dedito ad eseguire il suo personale spartito. Dietro di lui il compagno di squadra Willian (ed in tal senso il sistema Sarriano qualcosa sembra contare) a 44.1 passaggi di media a partita, che precede Sterling e Firmino, entrambi sulla soglia dei 40 passaggi di media a partita e con percentuali di successo fra l'80 e l'85%,

In Serie A è invece "El Papu" Gomez l'attaccante col maggior volume di palloni toccati, visti i suoi 46 passaggi di media a partita (di cui 39 riusciti, fra passaggi corti e lunghi): la sua importanza nel sistema di Gasperini, nonostante gol ed assist non arrivino più con una certa regolarità, è davvero indiscutibile. Dietro l'attaccante argentino troviamo Suso a 43.7 passaggi di media, con una percentuale di riuscita leggermente più bassa dell'atalantino visti i suoi 35.7 passaggi riusciti. Chiude il podio Ivan Perisic, che nonostante una stagione non esattamente entusiasmante rimane comunque uno dei fulcri del gioco dell'Inter di Spalletti pur sbagliando quasi 10 passaggi a partita.

In Liga è come al solito Lionel Messi a primeggiare nelle statistiche di possesso e realizzazione, e con i suoi 59.5 passaggi di media a partita è anche il primatista europeo fra gli attaccanti per volume medio di passaggi, anche se le percentuali di riuscita non sono eccezionali: sono 10.8 gli errori per partita, un dato un po' altino per un giocatore della sua classe (anche se bisognerebbe chiaramente considerare anche il tipo e la difficoltà del passaggio). Nettamente più staccati Griezmann, secondo a quota 36.6 passaggi per partita, e Benzema, che chiude il podio a 33.6 passaggi di media, anche loro piuttosto imprecisi con 8.3 e 5.6 errori di esecuzione per 90 minuti.

Un po' di Papu Dance non ha mai ucciso nessuno.

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In Bundesliga è Max Kruse l'attaccante più sollecitato nella costruzione della manovra da parte dei compagni, e con i suoi 50.4 passaggi di media a partita (10.7 errori, sempre considerando passaggi corti e lunghi) stacca nettamente tutti gli altri colleghi, visto che Reus, secondo in questa speciale classifica, insegue a "soli" 38.4 palloni toccati di media. Al terzo posto si trova Sebastian Haller, attaccante di riferimento dell'Eintracht Francoforte capace di scambiare il pallone coi compagni 31.3 volte a partita (sbagliando però la bellezza di 11.4 passaggi a partita!), che precede di pochissimo Thorgan Hazard, anche lui molto coinvolto nella manovra di squadra coi suoi 31.2 passaggi medi.

Infine, in Ligue 1 è Memphis Depay l'attaccante che tocca più palloni: l'ex PSV smista mediamente 40.1 volte il pallone verso i compagni, sbagliando la misura del passaggio in 8.2 occasioni. Dietro di lui il compagno di squadra Bertrand Traorè (37.1 passaggi, 6.4 errori) e la rivelazione del campionato Nicolas Pepe (32.2 passaggi di media, 7 errori). Piuttosto sorprendente l'assenza nelle prime posizioni degli attaccanti del PSG (eccezion fatta per Neymar che, essendo fermo per infortunio da un po' di tempo, è stato escluso dalla classifica), molto più impegnati a finalizzare che a costruire la manovra; alcuni sistemi di gioco, anche se estemporanei e peculiari, preferiscono ancora avere giocatori offensivi dediti solamente ad insaccare il pallone alle spalle del portiere avversario. Per buona pace degli innovatori.

Forse non farà mai il salto di qualità definitivo, ma Memphis Depay rimane sempre e comunque uno dei giocatori più elettrizzanti del campionato francese.

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Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.