Quello tra calcio e cinema italiano è sempre stato un rapporto particolare. Poche pellicole, nonostante un'affezione intensissima, tra il Belpaese e lo sport Nazional(popolar)e, che però hanno portato spesso a prodotti che hanno fatto storia, nell'immaginario dei cinefili ma anche dei semplici appassionati.
'Il Campione', di Leonardo D'Agostini, promette di confermare la tendenza, affrontando un tema più che mai d'attualità nel nostro mondo, quello della crescita, non solo strettamente professionale, dei giovani talenti. Christian (Carpenzano) è un giovane talento 20enne del calcio italiano, romano e romanista, ma che come spiegato dal regista è stato ispirato da una vicenda legata al primo Balotelli.
Talento purissimo ma indisciplinato, il ragazzo, per imposizione del Presidente (Popolizio) verrà affiancato da un tutor, il mite professore Valerio (Accorsi, che torna al calcio dopo 'L'arbitro' del 2013 e in generale allo sport, dopo quel piccolo capolavoro che era 'Veloce come il vento' del 2016), agli antipodi rispetto a Christian ma pronto ad aiutarlo a prendere il diploma ed allontanarlo dalle bravate. L'ossimoro perfetto: la coesistenza forzata tra il 45enne solitario e schivo, con problemi economici, un matrimonio fallito alle spalle e per nulla appassionato di calcio e il ragazzino ribelle, amato dalle donne, viziato, abituato a far casini. Un rapporto che presto, diventando quasi genitoriale, produrrà però gli effetti sperati.
Un certo Francesco Totti, che ha visto il film in anteprima con sua moglie, approva e benedice il tutto. Una garanzia, al pari di quella offerta dai produttori Rovere (Gli sfiorati, Veloce come il vento, Smetto quando voglio, Il primo re) e Sibilia (Smetto quando voglio, Moglie e marito).
Andare a vederlo al cinema sarà solo il primo passo.
SINOSSI
Giovanissimo, pieno di talento, indisciplinato, ricchissimo e viziato. Christian Ferro è IL CAMPIONE, una rockstar del calcio tutta genio e sregolatezza, il nuovo idolo che ha addosso gli occhi dei tifosi di mezzo mondo. Valerio, solitario e schivo, con problemi economici e un’ombra del passato che incombe sul presente, è il professore che viene assegnato al giovane goleador quando, dopo l’ennesima bravata, il presidente del club decide che è arrivato il momento di impartirgli un po’ di disciplina, attraverso una tappa fondamentale per un ragazzo della sua età: l’esame di maturità. I due, che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro, si troveranno legati a doppio filo, generando un legame che farà crescere e cambiare entrambi.
CAST ARTISTICO
VALERIO FIORETTI - STEFANO ACCORSI
CHRISTIAN FERRO - ANDREA CARPENZANO
ALESSIA -LUDOVICA MARTINO
NICO -MARIO SGUEGLIA
PAOLA -CAMILLA SEMINO FAVRO
CECILIA -ANITA CAPRIOLI
TITO - MASSIMO POPOLIZIO
CAST TECNICO
REGIA - LEONARDO D’AGOSTINI
SOGGETTO ANTONELLA LATTANZI - LEONARDO D’AGOSTINI
SCENEGGIATURA - GIULIA STEIGERWALT
CON LA COLLABORAZIONE DI ANTONELLA LATTANZI e LEONARDO D’AGOSTINI
CASTING - FRANCESCA BORROMEO (U.I.C.D) e CHIARA NATALUCCI (U.I.C.D)
SEGRETARIA DI EDIZIONE - CLAUDIA NANNUZZI
SUONO - MARCO FIUMARA
AIUTO REGIA - MATTEO ALBANO
COSTUMI - VALENTINA TAVIANI
SCENOGRAFIA - ALESSANDRO VANNUCCI
MUSICHE - RATCHEV e CARRATELLO
MONTAGGIO - GIANNI VEZZOSI
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA - MICHELE PARADISI
DIRETTORE DI PRODUZIONE - CARLO TRAINI
ORGANIZZATORE GENERALE - CLAUDIO SORACE
SUPERVISIONE ALLA PRODUZIONE - PAOLO LUCARINI
DIRETTORE AMMINISTRATIVO - FABRIZIO MARTELLI
DELEGATI DI PRODUZIONE FABIO FERRO - GABRIELE LILLI
GENERAL MENAGER - DANIELE BENI
UNA PRODUZIONE GROENLANDIA CON RAI CINEMA
IN ASSOCIAZIONE CON 3 MARYS ENTERTAINMENT
PRODOTTO DA - MATTEO ROVERE e SYDNEY SIBILIA
ANNO 2019
DURATA 105’
Opera realizzata con il Sostegno della Regione Lazio – Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo