Così Federico Bernardeschi in conferenza stampa.

JUVENTUS IN NAZIONALE - “Cosa porterei della Juventus in Nazionale? La consapevolezza della forza, perché siamo forti e dobbiamo crederci. Qualcosa abbiamo già fatto intravedere nelle ultime quattro partite, abbiamo mostrato un bellissimo gioco, divertendoci e facendo divertire anche chi ci guardava. Ci manca ancora un po’ di esperienza dovuta alla giovane età, ma questa è la strada giusta per andare ad affrontare un Europeo nel migliore dei modi”.

GIOVANI TALENTI AZZURRI - “Credo che qui ci siano tantissimi talenti, che vanno aspettati e fatti crescere. Quando un ragazzo è giovane gli si deve anche dare il tempo di poter sbagliare. Spero e sogno di diventare uno dei simboli di questa Nazionale come sono stati in passato i Rossi e i Baggio. In questa Italia ci sono tanti leader, penso a Chiellini, Bonucci, Sirigu. Io credo di essere fra questi”.

COMPAGNO DI REPARTO - "Chiesa è un giocatore fortissimo, sta facendo un bel percorso e gli auguro di fare in futuro ciò che vuole”.

RONALDO - "E' un fuoriclasse assoluto, l’ha dimostrato in ogni Paese in cui ha giocato. Starci a contatto quotidianamente permette di imparare tante cose. Squalifica? Secondo me è un argomento sul quale non bisogna intervenire, parlare di squalifica mi sembra folle, è stata un'esultanza, un gesto, credo e spero per noi che tutto si chiuda lì”.

POCHI GOL ITALIA - "Per quanto creiamo segniamo poco, dobbiamo fare molti più gol e con il mister ci stiamo lavorando molto”.

CRESCITA PERSONALE - “La mentalità e l’abnegazione al lavoro sono fondamentali. Ci ho sempre puntato e ci punterò sempre più forte. Vivo questo momento come un punto di partenza”.