Un gol per tempo dei bomber Immobile e Muriel bastano a Fiorentina e Lazio per dividersi un punto che però non serve a nessuno. Le squadre che lottano per l'Europa corrono e questo pareggio lascia l'amaro in bocca sia a Pioli che ad Inzaghi. 

FORMAZIONI: una distorsione alla caviglia costringe Lafont a sedere in panchina, esordio tra i pali della Viola per Terracciano, ex Empoli. Pioli sceglie la difesa a 3 dove Ceccherini viene preferito a Vitor Hugo; a centrocampo Edmilson, Veretout e Gerson con Biraghi e Benassi larghi sulle fasce. In attacco Chiesa libero di svariare ed innescare Muriel. Negli ospiti ce la fa Strakosha che ha recuperato dal problema alla spalla rimediato nel derby. Patric vince il ballottaggio con Bastos nella difesa a 3 insieme ad Acerbi e Radu. In attacco si rivede Immobile che con Correa costituisce il tandem d’attacco scelto da Inzaghi. 

PRIMO TEMPO: dopo una lunga fase di studio, al 20’ Milinkovic serve Immobile in profondità; il bomber della nazionale sul filo del fuorigioco calcia forte verso la porta ma Terracciano con un riflesso felino la spinge sul palo. E’ il preludio al vantaggio che si concretizza dopo 3 minuti. Dopo un duetto con Correa ancora Immobile trova da fuori area il varco giusto per fulminare Terracciano. La Fiorentina fatica a riprendersi, anche perché Chiesa è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare; dentro allora Simeone al centesimo gettone in Serie A. Il dominio Lazio prosegue, ma Terracciano nega il gol prima a Correa poi ancora ad Immobile. 

SECONDO TEMPO: durante l’intervallo Pioli ridisegna la Fiorentina inserendo Mirallas al posto di Edmilson Fernandes per aumentare il peso offensivo dei suoi, troppi timidi e rinunciatari nella prima frazione. La scelta - rischiosa - paga. Al 61' proprio Mirallas scappia via sulla fascia destra crossa forte in mezzo per Muriel che con una zampata fa secco Strakosha. Sempre il belga ha pure l'opportunità di ribaltare il match ma calcia alle stelle su assist di Simeone. La Fiorentina sembra trasformata. Inzaghi toglie Lulic inserendo Badelj per rinforzare il centrocampo. Le forze in campo si riequilibrano, la stanchezza si fa sentire e non ci sono più grandi occasioni da segnalare. 

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