Conferenza stampa a Coverciano per Biraghi che è tonato sul gol vittoria contro la Polonia: "È stato importante per la squadra, che è quello che conta. Poi c'è la gioia personale, è importante vincerla, quella partita, al di là del gol arrivato così, alla fine. Il risultato giusto era la vittoria, poi a livello personale... non faccio molti gol, farne uno così è stato ancora più emozionante".

Terzino sinistro come Maldini: "Già indossare la maglia della Nazionale è un onore, è una cosa stupenda. L'hanno indossata grandi campioni, devo solo imparare e prendere qualcosa di loro, ma è difficile arrivare a quei livelli. Sono leggende del calcio italiano e mondiale".

Bisogna migliorare la fase difensiva: "È un aspetto che devo migliorare, tutti i giorni lavoro per questo. Ogni giocatore ha delle caratteristiche, ci sono lati positivi e lati negativi. Cerco di migliorare perché a questi livelli bisogna essere giocatori completi, magari negli ultimi due anni la gente mi conosce di più, ma so che progressi ho fatto. Ritengo di aver fatto un buon lavoro".

Elogi per Mancini: "Penso che il mister sia stato bravo ad adattare tutte le caratteristiche dei giocatori, costruendo a tre e alzando il terzino sinistro. Per me così va bene, le mie caratteristiche sono in risalto, ma penso sia congeniale per tutta la squadra. Ci sono state vittorie e prestazioni importanti, a Milano abbiamo messo sotto il Portogallo. È un modo di giocare che rispecchia come l'undici riesce a costruire e difendersi, perché aggredire è un punto fondamentale del nostro gioco".

Si giocherà il posto con Spinazzola "Più concorrenza c'è, meglio è. Così il rendimento si alza, tutti rappresentiamo una Nazione e abbiamo tutti un obiettivo. Adesso siamo qui noi due, l'altra volta c'era Emerson, poi Criscito o D'Ambrosio. È un bene per l'Italia".

Parole dolci per il compagno di squadra Chiesa, indubbio per un problema fisico: "Non sta passando nessun periodo, sta giocando, ha avuto qualche problemino al pube quando è uscito contro la Lazio. Sta convivendo con il dolore, per noi giocatori è una cosa normale. Penso che nessuno si alleni senza un minimo dolorino. Poi c'è lo staff medico, molto qualificato".