Torna in campo la Juventus dopo aver conquistato la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, lo fa in casa del Genoa: partita relativamente tranquilla per entrambe, buon vantaggio per i bianconeri sul Napoli, distanza rassicurante per i rossoblù e la zona retrocessione.

Prandelli scegli Rolon e non Bessa in mezzo al campo, per il resto tutto confermato con Pereira a destra e Zukanovic al centro della difesa. Largo turnover per Allegri che rispolvera la difesa a tre con Perin in porta, Caceres e Rugani con Bonucci, in attacco Dybala e Mandzukic.

Primo tempo principalmente di marca genoana, anche se comunque i ritmi sono generalmente molto bassi. Prima occasione pericolosa nei piedi di Sanabria al 16', la sua conclusione ravvicinata, dopo il tiro di Kouame respinto da Rugani, è ben deviata da Perin. Nel finale di frazione è Romero a far tremare la porta bianconera, ma la sua conclusione ravvicinata sugli sviluppi di un calcio da fermo è respinta dal palo.

Non cambia la musica nella ripresa, la Juve non velocizza, il Genoa si adegua e insiste: minuto 72, i due neo-entrati Pandev e Sturaro duettano al limite dell'area, Pjanic scivola e spalanca la zona centrale, il tiro dell'ex sorprende l'imperfetto Perin e porta in vantaggio i padroni di casa. Non arriva la reazione ospite, e allora all'81' contropiede fatale di Kouame, che approfitta di un errore di Dybala, serve in profondità ancora Pandev, Rugani e Bonucci non riescono a chiudere, il diagonale dell'esperto attaccante vale il 2-0. Nervosismo finale, ma il risultato non cambia più.

Vittoria di prestigio dunque per i liguri, risultato che permette loro di ipotecare di fatto la salvezza con largo anticipo. Per la Juventus, invece, prima battuta d'arresto in campionato, comprensibile considerando il contesto generale, ora il Napoli può tentare di riavvicinarsi parzialmente.

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