Accolto come un eroe, Radja Nainggolan è stato costretto a vivere un’esperienza in nerazzurro lontano dal futuro roseo che lo scorso giugno si poteva immaginare. Prima la preparazione saltata con conseguente ritardo di condizione durante il campionato, poi gli audio diffusi evidentemente da qualche amico non così stretto in cui annunciava di voler andare via da Milano. Poi ancora una volta i problemi fisici, che in totale, tra prima e dopo, gli hanno costretto a saltare quasi tutte le partite fondamentali della stagione: Nainggolan non c’è stato infatti nelle sfide di Champions contro il Barça in Spagna e in quella decisiva contro il Psv a San Siro, così come in Europa League nel doppio confronto con l’Eintracht. Ma anche in campionato le assenze del Ninja hanno avuto la loro parte: Lazio, Roma e Juve sono state saltate per infortunio, ma anche il Napoli - partita decisa poi dal gol di Lautaro allo scadere - venne saltata per motivi disciplinari, i messaggi audio di cui prima, appunto. Senza considerare che il derby dell’andata finì dopo mezz’ora per uno scontro di gioco con Biglia e quello del ritorno è stato visto soltanto dalle tribune. 

L’obiettivo è allora quello di riprendersi l’Inter in questo finale, un’operazione che, prima del recente infortunio, Nainggolan aveva in parte iniziato già da gennaio in poi. Meno sigarette rispetto al solito, dieta personalizzata con tanto di cena che viene preparata dagli chef di Appiano e viene portata da Radja a casa. Il belga è così pronto a riprendersi il posto dietro l’unica punta - Lautaro o Icardi? - e rispedire, nonostante l’ottima prestazione nel derby, Vecino accanto a Brozovic, forse però non già dalla sfida con la Lazio a causa dei problemi che lo hanno tenuto fermo nelle ultime settimane. Il Ninja, in ogni caso, stringerà i denti e proverà a esserci.