Anche quest'anno, da trequartista o da seconda punta, ha regalato emozioni ai fantallenatori e ai tifosi del Cagliari. Per i quali, però, Joao Pedro vorrebbe fare ancora di più, nonostante sia già arrivato a quota 6 gol e 2 assist stagionali. Queste alcune delle considerazioni del brasiliano a l'Unione Sarda.

CAGLIARI COME CASA - "Ho rinnovato da poco, e io qui mi sento a casa. Dopo tanti momenti intensi, il feeling con la società e i tifosi, è normale diventare un riferimento. Ma una bandiera è molte più cose. Certo, mi piacerebbe, ma devo fare ancora tanto".

LA SQUALIFICA - "Quella sostanza c’era, ma non doveva esserci, mi faceva star male l’essere messo sullo stesso piano di chi si dopa volontariamente. Io ero lì per un errore non mio".  

SALVEZZA - “La lotta è ancora accesa. Ci mancano dei punti in trasferta e contro il Chievo bisogna fare di tutto per ottenerli, anche se non ci sarà Pavoletti, io con lui ho una buona intesa. Non poterlo avere in campo per questo match peserà, però chi lo sostituirà farà bene".

RUOLO - "Io ora non ho più un ruolo fisso, decide il mister anche se è normale che giocando più vicino alla porta posso essere più pericoloso. Il gol per me è il momento più importante del gioco. Ma per me che non sono una punta classica è un qualcosa in più. Quando vedo la palla in rete non ragiono più, fino a quando la partita non riprende. Davanti ai tuoi tifosi è ancora più bello".