Un pranzo strategico, a Milano, per pianificare i lavori. Inter e Juventus, risolte le questioni relative alla panchina, con Sarri e Conte ora ben saldi al comando, entrano nel vivo del calciomercato.

Argomento del giorno, durante il summit odierno di Paratici e Marotta, faccia a faccia in centro città, le punte e un andirivieni di mercato che già da tempo prende corpo e che s'avvia verso la possibile definizione: Dybala da una parte; Icardi dall'altra. Pronti, entrambi, a entrare in un giro vorticoso che potrebbe clamorosamente portare la Joya in nerazzurro, dove farebbe coppia con Dzeko o Lukaku nel 3-5-2, e Icardi a Torino.

Mauro è già stato messo ai margini dal tecnico leccese: non intende lasciare l'Italia, e tra Napoli e Torino anche per questioni di prossimità preferirebbe la prima. I contatti della sua compagna e procuratrice Wanda Nara con i Campioni d'Italia risalgono a un anno fa, ma negli ultimi giorni sono stati ravvivati grazie alla mediazione dello stesso Marotta che, in linea con Conte, ha fatto capire alla famiglia argentina che è ferma intenzione della società cedere il suo ex capitano.

Le valutazioni dei due cartellini potrebbero anche collimare: per Dybala la Juventus non s'è mai seduta a trattare per meno di 100 milioni; per Icardi la clausola (valida solo per i club esteri e nei primi 15 giorni di luglio) era e resta di 110 milioni di euro. L'Inter, però, sa bene che oggi può realizzarne non più di 60-70, e la stessa Juve è ben conscia che, di offerte cash consistenti, per il suo 10 argentino, non ne sono arrivate e, presumibilmente, non ne arriveranno. Lo scambio di cartellini, sostanzialmente alla pari, consente quindi ad ambo le parti di concludere in plusvalenza due situazioni spinose: resta però da definire la tempistica della doppia operazione.

Se l'Inter vorrebbe concludere tutto il più rapidamente possibile, anche per consentire a Conte di avere in mano una rosa il più possibile completa per il ritiro del 7 luglio e chiudere ogni operazione possibile in uscita entro il 30 giugno per motivi di bilancio, la Juventus non ha alcuna fretta. Il pranzo odierno, in ogni caso, potrebbe agevolare e snellire una trattativa che poi dovrà passare anche attraverso la volontà di Dybala, che ad oggi guadagna qualcosa in più (7 milioni netti l'anno) del suo connazionale (fermo a 5) e che soprattutto vorrebbe provare a rifarsi alla corte di Sarri dopo un'annata no, l'ultima, con Allegri.