10 gol realizzati nelle ultime 3 partite tra campionato e Coppa Italia, più di 3 a match, e addirittura 27 nel 2019, in perfetta media: chiamarlo “effetto Muriel” è forse limitativo, ma quel che è certo è che alla ripresa della stagione a gennaio, la Fiorentina si è trasformata in una macchina da gol.

Serie iniziata il 13 gennaio, alla ripresa, con il 2-0 in trasferta Torino in Coppa Italia, poi il primo tris (e primo 3-3, risultato ultimamente frequente per i viola), contro la Samp il 20 gennaio in campionato. 4-3 al Bentegodi con il Chievo una settimana dopo, poi il clamoroso 7-1 in coppa contro la Roma. “Appena” 1-1 a inizio febbraio contro l’Udinese al Franchi, poi la battuta a vuoto (l’unica), 0-0 contro il Napoli. Per ricominciare a sfondare la porta il 17 febbraio: 4-1 a Ferrara, prima dei recenti due 3-3 consecutivi, contro Inter e Atalanta. 27 reti in 9 partite, 3 a partita: non solo Muriel, ma certamente il colombiano ha aiutato a trasformare la squadra di Pioli in una bocca da fuoco. Atalanta, Lazio e Cagliari, prossime avversarie, sono avvisate.