Esattamente 20 anni fa a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli nasceva Gianluigi Donnarumma. Eppure non si direbbe, difende i pali del Milan da titolare già da più di tre anni, quando strappò il posto da titolare a Diego Lopez. Prima di diventare titolare della prima squadra, ha difeso i pali rossoneri dei Giovanissimi, degli Allievi e della Primavera ed era sempre il più giovane e il più forte del gruppo. La parole predestinato viene abusata nel calcio, ma in questo caso è quella più calzante.

In queste tre stagioni e mezza, Donnarumma è cresciuto costantemente come calciatore, se si esclude l'inizio della scorsa stagione dopo i tumulti legati al rinnovo col Milan. All'inizio spiccava soprattutto per doti atletiche, fuori scala, e per la sua personalità che non gli ha fatto pagare lo scotto agli esordi. Oggi è diventato un portiere completo, è migliorato nei suoi punti forti e ha corretto quelli che erano i suoi difetti. 

Tra i pali non ha eguali, è esplosivo, va a terra, muove le braccia e si tuffa a velocità disarmante. Copre tanta porta con un solo balzo o anche solo posizionandosi bene, vista la capacità cresciuta di leggere in anticipo le azioni degli avversari. Dote che gli serve, insieme alla velocità di gambe, anche quando deve uscire dall'area piccola, benchè nel Milan che difende basso se ne presenti raramente l'occasione. Quando respinge la palla lo fa quasi sempre con forza, impossibile piegargli le mani. E' molto migliorato nel gioco con i piedi, oggi è tranquillo e preciso, seppur scolastico, e non butta mai la palla. Altro miglioramento evidente è nella preparazione al tuffo, i passettini fuori tempo lo facevano partire in ritardo (anche se spesso compensava con riflessi e agilità, oggi ha dei tempi perfetti. Segnargli è diventato sempre più difficile.

Può ancora migliorare, magari nella presa e nelle uscite sui cross, ma già a 20 anni è da considerarsi un fuoriclasse, uno dei pochi portieri in grado di portare tanti punti, di fare la differenza più e più volte in positivo per la sua squadra e il Milan lo sa bene.

Oggi Donnarumma è senza concorrenza il titolare della Nazionale Italiana, è il portiere più forte della Serie A e perfino i migliori interpreti del ruolo odierni, Oblak e De Gea, non appaiono così lontani. Augurargli di percorrere le orme di Buffon è ormai anacronistico: c'è già la certezza, a soli 20 anni, che sarà un'istituzione in porta per il calcio italiano e mondiale per tanti e tanti anni. Bisogna solo sperare che il suo talento infinito gli porti i successi che merita.