Un diamante fulgido che sin dal suo approdo a Napoli ha mostrato sprazzi di talento, ma senza mai trovare quella continuità che lo renderebbe un top player assoluto.Questo è Piotr Zielinski, un giocatore potenzialmente devastante che potrebbe essere la vera arma in più del Napoli di Ancelotti in questa stagione, pedina top anche al fantacalcio. Che il 2019 sia l'anno del suo definitivo salto di qualità? Vediamo le cinque ragioni che ci portano a pensarlo:

1) NI HAO, MAREK

La staffetta Hamsik-Zielinski è stata una costante del triennio sarriano, specie nell'ultimo anno del tecnico di Bagnoli. Quest'anno, però, con l'arrivo in panca di Ancelotti la situazione è migliorata notevolmente grazie allo spostamento in cabina di regia dell'ormai ex capitano slovacco, con Zielinski libero di svariare su tutta la trequarti partendo largo a sinistra, scambiandosi spesso la posizione con Insigne. Sembrava fatta, e invece l'esplosione di Fabian proprio nel suo ruolo ne limita la crescita, un dualismo che si ripropone per tutto il girone di andata con prestazioni altalenanti. Fino ad arrivare al mese di gennaio con l'addio sofferto di Marek Hamsik verso la Cina, una cessione che spiana la strada ad un'altra metamorfosi tattica che fa felice il buon Piotr...

2) FABIAN SI SPOSTA

Ancelotti è categorico: nessun nuovo acquisto in mediana, il nuovo regista sarà Fabian Ruiz. Con lo spagnolo al centro, la fascia sinistra torna di esclusiva competenza di Zielinski e anche le prestazioni iniziano a crescere: 6.5 nel 2-1 contro la Lazio, 6.5 nello 0-0 col Milan e soprattutto un bel 7 in pagella nel secco 3-0 con la Sampdoria, tutti match dove il polacco è sempre tra i più positivi. Fino ad arrivare al capolavoro con lo Zurigo in Europa League, gara che mette in luce tutte le sue doti da scheggia impazzita, compreso lo splendido gol del momentaneo 3-0...


3) I DOLORI DI SIMONE

Ci sarà un motivo se nel calcio esistono i titolari e le riserve. Ed è evidente come giocatori come Maksimovic, Diawara e Ounas siano delle semplici alternative dei vari Albiol, Fabian e Callejon. Oltre a quello tra Mertens e Milik, l'altro vero ballottaggio nella seconda parte di stagione potrebbe essere quello tra Zielinski e Verdi, quest'ultimo fortemente voluto da Ancelotti per la sua duttilità tattica. Ma Simone finora non è mai stato un fattore per gli azzurri, colpa soprattutto dei tanti infortuni avuti sin dall'estate, compreso quel problema all'adduttore che lo ha tenuto ai box per circa 2 mesi. A Zurigo poteva arrivare il suo turno, e invece Verdi si è fermato di nuovo per una botta al ginocchio. Risultato? Più minutaggio per Zielinski, per la gioia dei suoi fantallenatori.

4) L'INTESA CON LORENZO

C'è una frase che racchiude tutto il credo tattico di Carlo Ancelotti, pronunciata proprio dal tecnico di Reggiolo ieri ai microfoni di Sky dopo il 3-1 sullo Zurigo: "Zielinski e Insigne sono la chiave del nostro gioco, ci aiutano molto tra le linee, sono bravi nel fraseggio e ci permettono di aprire le difese avversarie". Un 4-4-2 atipico quello degli azzurri, modulo che spesso infatti si trasforma in un 4-2-3-1 con Callejon largo a destra, Zielinski largo a sinistra e Insigne al centro a svariare su tutto il fronte offensivo. Il motto è tanto semplice quanto efficace: non dare mai punti di riferimento agli avversari. E in questo sia Lorenzo che Piotr sono dei maestri.

5) LA FIDUCIA DI CARLO

Ultimo, ma non meno importante, il pilastro su cui si fonda tutto il discorso fatto fin qui: la piena fiducia di Ancelotti nelle sue qualità. D'altronde sin dal suo arrivo mister Carlo era stato fin troppo chiaro su quale fosse la spina dorsale del suo Napoli futuro: Koulibaly, Insigne, Milik e proprio Zielinski. Un caso? Non direi. Gli inserimenti da dietro, la corsa palla al piede, la capacità di giocare indifferentemente con entrambi i piedi, il tiro dalla distanza...Un giocatore totale Piotr, uno al quale è mancata solo la continuità di rendimento per compiere il definitivo salto da buon giocatore a fuoriclasse. Una metamorfosi da eterno incompiuto a gemma pregiata che tutta Napoli si aspetta, e che finalmente nel 2019 potrebbe diventare realtà.