Mauro Icardi punta i piedi. L'ex capitano nerazzurro continua a lamentare un problema al ginocchio, infiammato per la verità da inizio stagione ma che sino a questo momento non aveva causato grossi problemi di gestione. Da diverso tempo, però, dopo settimane di fisioterapia le voci che arrivano da Appiano raccontano di una possibile operazione, che di fatto terrebbe fuori il giocatore fino alla fine della stagione. Una decisione, inevitabilmente, che sarebbe figlia del mancato ricongiungimento tra giocatore e proprietà, secondo molti, a prescindere o meno dall'eventuale operazione, lo scenario più probabile. 

Ma quali sono, per davvero, le posizioni delle due parti in causa? Da un lato c'è lui, Mauro Icardi, sentitosi tradito dalla decisione presa come fulmine a ciel sereno di togliergli la fascia. Già nei giorni successivi Wanda Nara aveva confermato di non essere stata preventivamente avvisata circa la scelta della società, che Icardi crede, dopo le rivelazioni della stessa moglie sull'interesse della Juve la scorsa estate (poi successivamente confermate da Paratici, ndr), sia stata un preludio a quella che sarà poi quella definitiva, quella cioè di costringerlo all'abbandono all'Inter. In quel caso, Icardi vorrebbe però avere la parola ultima sul club in cui trasferirsi, e le preferenze andrebbero proprio alla Juve, poi immediatamente dopo il Napoli. Mentre l'Inter, per evidenti motivi, preferirebbe una cessione all'estero. 

Dall'altro lato, però, c'è il club. Che ancora non è chiaro se abbia preventivamente scelto di vendere o meno Icardi a fine anno. Anche se, in realtà, l'ultimo atto ufficiale è stato quello di Beppe Marotta che comunicava a Wanda Nara in diretta tv l'intenzione di proporre un rinnovo contrattuale, nonostante la decisione della fascia. E' forse anche per questo che assume un certo significato l'ultima volontà di Icardi: parlare direttamente con Steven Zhang, che tornerà a Milano per il derby e potrebbe risolvere la questione come fatto per Ivan Perisic non più tardi di un mese fa. Ma attenzione: perchè se Suning dovesse avere il sospetto che Icardi possa voler giocare d'anticipo e premere per andare via, la strategia potrebbe divenire quella del pugno duro, tenuta già al Jiangsu con Ramires. Icardi ha ancora due anni di contratto a 4,5 milioni di euro, una cifra neanche così spropositata per un club che a giugno uscirà dal FPF. E che non avrebbe paura di parcheggiare ad Appiano quello che solo 1 mese e mezzo fa era il proprio capitano.