Dopo il pareggio con il Chievo, il Genoa si ripete anche con il Frosinone nonostante la superiorità numerica per un lungo tratto di match. Manovra lenta e prevedibile del Grifone, che comunque fa un passettino ulteriore verso la salvezza, mentre il Frosinone non migliora la sua situazione ma può essere soddisfatto per la prestazione di enorme carattere e sacrificio sfoderata oggi pomeriggio.

La partita inizia a ritmi piuttosto bassi: il Genoa non spinge, il Frosinone bada soprattutto a non scoprirsi cercando di affidarsi a Pinamonti per risalire il campo. La prima palla gol della sfida arriva al 28' con una punizione di Sanabria che sfiora il palo alla destra di Sportiello. Al 34' il Frosinone resta in 10: Cassata, già ammonito e già autore di molti falli al limite, si prende il secondo giallo. I ciociari comunque non si disuniscono e tengono bene il campo; a tirare in porta però è il Genoa con Bessa che trova attento Sportiello.

Ad inizio ripresa Prandelli si gioca subito la carta Pandev, togliendo Biraschi e abbassando Lazovic sulla linea dei difensori. Al 52' Zukanovic prova il sinistro che però è troppo morbido e non impegna Sportiello. Il Genoa fa la partita anche se fatica ad aggirare il muro frosinate. Su un paio di cross di Criscito Lazovic arriva a colpo sicuro ma in entrambi i casi trova l'opposizione di un difensore avversario. Il Frosinone è in apnea e fatica a ripartire, nonostante l'enorme lavoro di Chibsah; i padroni di casa, dal canto loro, perdono sempre più lucidità man mano che passano i minuti. Ha una chance Lerager all'84' ma non inquadra la porta sfiorando il palo. Nel finale prima Paganini conclude da fuori area mandando la palla in gradinata e poi Dalmonte da solo in area tira addosso a Molinaro. Finisce 0-0 e i tifosi genoani fischiano i propri giocatori.

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ANALISI ASSIST GENOA-FROSINONE