Record di punti in Serie A alla 24.a giornata e massimo distacco di sempre sulla più vicina inseguitrice da quando il campionato è a 20 squadre, ma anche quest'anno il cammino europeo della Juventus sembra sul punto di interrompersi senza il trionfo in finale: inutile riempirsi la bocca con paroloni quali "fallimento" e roba del genere, sarebbe poco intelligente e rispettoso per quanto di storico sta ponendo in essere la Vecchia Signora, ma determinate analisi vanno fatte perché un conto è arrivare a giocartela come negli anni scorsi, un conto è consegnarsi come sembra abbia fatto la squadra bianconera in casa dell'Atletico Madrid di Diego Simeone. E' vero, c'è ancora il ritorno da giocare, la storia del calcio è fatta di imprese, imprese fatte di numeri, statistiche che però non sorridono neanche loro ai bianconeri. Cosa significa, infatti, partire da uno 0-2 esterno contro i Colchoneros guidati dal coach argentino? L'impossibilità di proseguire la corsa europea, o per lo meno così è sempre stato ad oggi.

Nella fase finale della prima competizione europea per club, infatti, l'Atletico Madrid non è mai stato eliminato dopo aver vinto l'andata in casa. Stagione 2015/2016, semifinale, è il Bayern Monaco la vittima di turno: 1-0 firmato Saul sufficiente a gestire l'1-2 del ritorno. Stagione 2016/2017, quarti di finale, a fermare la sua corsa sul muro Colchoneros è il Leicester: 1-0 su rigore di Griezmann, risultato gestito al ritorno con l'1-1 del King Power Stadium. In generale sono altre due le occasioni in cui l'Atletico Madrid ha giocato l'andata in casa in sfide ad eliminazione diretta, mai subendo sconfitte con 2 o 3 gol di scarto al ritorno: 0-0 sia col Chelsea (stagione 2013/2014, poi 3-1 spagnolo in casa londinese) che col Real Madrid (1-0 blancos al Santiago Bernabeu al ritorno). Numeri che si fanno ancora più impietosi allargando il raggio: in una sola occasione gli uomini di Simeone hanno perso in trasferta con 3 gol di scarto in una sfida ad eliminazione (quello che servirebbe alla Juve), ancora col Real Madrid nell'edizione 2016/2017. C'è anche un precedente più recente, nei gironi della Champions in corso: 4-0 del Borussia Dortmund, risultato che però ha messo appunto gli spagnoli poi sul cammino della Juventus.

Volendo allargare il discorso in generale, e tenuto conto sempre del periodo con Simeone sulla panchina dell'Atletico, sono appena 5 le occasioni extra-Champions nelle quali è arrivata una sconfitta esterna con 3 gol di passivo: Real Sociedad (3-0, Liga 2017/2018), Villarreal (3-0, Liga 2016/2017), Real Madrid (3-0, Copa del Rey 2013/2014), Barcellona (4-1, Liga 2012/2013), Athletic Bilbao (3-0, Liga 2012/2013).

Speranze bassissime, dunque, in vista del 12 marzo, data del ritorno, ma, come già detto, nella storia del calcio le imprese non sono un ingrediente sconosciuto. Ciò che servirà sicuramente è, però, un netto cambio di rotta rispetto a quanto mostrato quest'anno dalla Juventus: 3 sconfitte in 7 gare sono un fortissimo campanello d'allarme, riusciranno Ronaldo e compagni a spegnerlo?