Alla vigilia di Atletico Madrid - Juventus, il difensore bianconero Leonardo Bonucci ha parlato così ad AS: "Sto bene, sono pronto. Non sento più dolore: con lo staff medico, in queste due settimane, abbiamo lavorato duramente giorno e notte". 

Sulla sfida con l'Atleti: "Se arriva Cristiano Ronaldo, il migliore del mondo, significa che il tuo livello si è alzato. Il nostro obiettivo è vincere la Champions, non possiamo né dobbiamo nasconderci. L'Atletico Madrid è come la Juventus. È quello che ripete sempre mister Allegri: i campionati si vincono con la difesa. Se non subiamo gol, qualcuno che li segni ce l’abbiamo sempre". 

Sfida nella sfida con l'ex Morata: "E’ un amico, ma l’ho già avvisato: ‘Appena entrerai in campo, ti darò un bel po’ di botte’. Lui mi ha risposto: ‘Come fai sempre’".

Su Cristiano Ronaldo: "È qualcosa di buono per tutto il calcio italiano. Se arriva il migliore, vuol dire che il nostro campionato è tornato ad essere attraente. Poi lo ammiro. La sua costanza e la sua semplicità. Si è messo subito a disposizione del gruppo, ha sempre una parola di sostegno per ogni compagno. Mi ha stupito tantissimo il suo modo di lavorare: ogni giorno, prima e dopo dell’allenamento, lo trovi in palestra. Anch’io lavoro così, ma ci sono giorni in cui magari non ce la fai. Lui sempre, è una macchina, non si ferma".  

Sull'addio di Buffon: "Gigi è un autentico numero uno in campo, ma soprattutto un grande amico. Con lui sono cresciuto, è strano guardarsi le spalle e non vederlo, ma nella Juve siamo fortunati. Szczesny è uno dei portieri più forti in questo momento e Perin sta crescendo tanto".

Livello della Serie A: "Sette scudetti di fila e ora +13 dal Napoli ma non è facile come sembra. Il livello del calcio italiano è cresciuto. C’è stato un momento in cui la Juventus era davvero troppo superiore alle altre. Giocavi contro Napoli, Inter e Milan e sentivi che avresti vinto senza problemi, ma ora non è così. Negli ultimi due, tre anni, specialmente gli azzurri si sono avvicinati molto e c’è stato anche da soffrire".. 

Elogi per Dybala: "Lo vedo bene, più maturo. Non lo preoccupa più segnare o meno, lavora per la squadra e questo è importante. Nella fase finale della stagione ci darà tantissimo".

Retroscena di mercato: "Il Real Madrid mi ha cercato. È stato un orgoglio e un piacere essere un suo obiettivo, vuol dire che ho lavorato bene in questi anni. La chiamata della Juve, però, e la voglia di tornare a sentirmi a casa, hanno portato il mio cuore a decidere che il bianconero mi sta meglio. Quando ero a Milano vedevo poco i miei figli e questo è stato decisivo nella scelta".