Il Milan soffre e ringrazia Donnarumma, e nel finale vince la partita con i guizzi di Borini e Suso, che servono ai rossoneri per tornare al quarto posto in campionato.

PRIMO TEMPO - Con Higuain verso Londra, e Piatek proiettato a prendere il posto del Pipita, Genoa e Milan si affidano a Pandev e Cutrone. Prandelli vara la difesa a 4 rilanciando l'uomo mercato Zukanovic e Rolon (fuori Romulo), mentre Gattuso (squalificato e in tribuna) conferma Paquetà a centrocampo e sceglie Borini come terzo attaccante insieme a Suso e Cutrone. Il freddo del Marassi contrae un po' le squadre, con il Genoa che sembra più voglioso, sebbene il primo squillo sia rossonero, con il mancino di Rodriguez ben bloccato da Radu. Il MIlan si conferma sfortunato e perde dopo dieci minuti uno dei pochi difensori disponibili: Zapata, nel tentativo di murare Kouamé, rimedia un problema muscolare al quadricipite destro e alza bandiera bianca, al suo posto Conti. Il primo tiro della partita del Genoa arriva dal giocatore meno atteso: Biraschi, che sfiora la traversa con un bel destro a giro. Ben più pericoloso qualche minuto dopo Lazovic, strepitoso a liberarsi di Rodriguez con una veronica sul pallone, ma sfortunato a trovare sulla sua strada un attentissimo Donnarumma. Il portierone azzurro è anche poi fortunato quando Bessa da due passi lo centra in pieno, vanificando un assist magnifico di Goran Pandev, che poco dopo si fa murare il sinistro da Bakayoko. Il Milan è alle corde e deve ancora ringraziare prima il suo portiere, bravo a disinnescare un tentativo di autogol dello stesso Bakayoko, poi l'imprecisione di Kouamé, che di testa manda fuori da buona posizione. Il finale è tutto degli ospiti, con il Genoa che prende fiato per un paio di minuti e rischia il peggio. E' il palo a salvare i ragazzi di Prandelli su uno splendido sinistro al volo in corsa del brasiliano Paquetà, che chiude il primo tempo sullo 0-0 iniziale, non senza emozioni.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa arriva la reazione d'orgoglio del Milan, che prova a prendere in mano il pallino del gioco, sospinta dalla qualità crescente di Paquetà, ma di certo il Genoa non sta a guardare e al tiro telefonato di Borini risponde con un siluro di un impressionante Criscito, che mette tanti brividi a Donnarumma. Il collega rossoblù Radu non è da meno quando Paquetà pesca Borini, ma il portiere di scuola Inter si supera sul sinistro a incrociare dell'11 rossonero. La partita è un susseguirsi di emozioni da una parte e dall'altra: prima Paquetà di testa grazia il Genoa vanificando un bel cross di Calhanoglu, poi Bessa da due passi non riesce a punire una respinta non perfetta di Donnarumma. L'uomo della provvidenza per Gattuso è però a sorpresa Borini, in odore di sostituzione per tutta la ripresa, ma abile a farsi trovare pronto al gol alla sua terza occasione personale. L'ex Roma è bravo a spingere in rete il bell'assist di Andrea Conti dalla destra, sfruttando la mancata diagonale difensiva di Biraschi (sostituito poco dopo non a caso da Pedro Pereira). E se Borini crea, Donnarumma conserva, con un intervento strepitoso sul mancino favoloso dalla distanza di Miguel Veloso. Il Genoa si sbilancia e becca il secondo gol su contropiede perfetto del Milan, con Cutrone che fa la prima (e forse unica) cosa buona della sua partita lanciando nello spazio Suso, che segna il classico gol dell'ex con un perfetto destro a incrociare che tocca il palo prima di insaccarsi alle spalle di Radu. Finisce così 0-2 la partita insolita del lunedì pomeriggio a Marassi, con i ragazzi di Gattuso che si riprendono il quarto posto a discapito delle romane e si preparano a sfidare il Napoli nella prossima giornata, molto probabilmente con un Piatek in più nel motore.

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