Il Milan dimostra di non essere Higuain-dipendente e batte il Sassuolo al Mapei Stadium. Finisce 1-4: decide la rete di Kessie, il ritorno al gol di Suso (doppietta, con paternità del secondo gol da valutare) e il primo sigillo in A di Castillejo. Vana per i padroni di casa la realizzazione di Djuricic. Sospetti per un contrasto in area rossonera sullo 0-2.

PRIMO TEMPO - Sia Sassuolo che Milan scelgono il 4-3-3, e lo fanno senza centravanti di ruolo: i neroverdi per scelta tecnica, con Babacar e Matri in panchina in favore del rientro di Boateng; i rossoneri per cause di forza maggiore. Con Higuain fuori, Cutrone e Borini non al meglio, il falso nove lo fa Castillejo. L'inizio del Sassuolo è molto convincente, con il Milan che barcolla subito, ma dal nulla è Suso a cogliere un palo clamoroso dopo aver irriso nello stretto Rogerio. Il tridente di De Zerbi funziona alla grande, ma non riesce a trovare la stoccata vincente; Gattuso inverte spesso la posizione di Castillejo e Calhanoglu, e la situazione comunque non si sblocca. Gli ospiti si rivelano pericolosi quando ripartono in velocità, come al 26' quando uno splendido tracciante di Calhanoglu smarca Kessie, che di fronte a consiglio va di fioretto, e il suo tocco sotto viene sventato da un salvataggio sulla linea di Lirola. La risposta dei padroni di casa arriva poco dopo la mezzora di gioco, con Berardi che illumina il gioco: filtrante perfetto per Di Francesco, che si fa ipnotizzare però da Donnarumma, che sventa un gol fatto con la gamba. Il Milan va in sofferenza: Bonaventura si ricorda il passato rossonero di Boateng e lo serve clamorosamente all'indietro; Prince cerca DI Francesco, che si attarda e agevola un recupero provvidenziale di Abate. Lo spavento sveglia i rossoneri, che passano con uno dei loro suddetti break. Kessie vince un contrasto a centrocampo con Locatelli (ottimo fino ad allora), e inizia una discesa perentoria: Castillejo e Calhanoglu portano via gli indecisi Marlon e Lirola, l'ex Atalanta esplode il sinistro all'angolino per il vantaggio ospite, con il primo tempo che si chiude con questa emozione.

SECONDO TEMPO - Il Sassuolo ricomincia forte, ma il Milan, memore di quanto successo a Empoli, non vuole rischiare, e trova il raddoppio, con l'uomo più atteso: Suso dopo 17 partite torna a festeggiare. Pregevole la sua sterzata su Ferrari, Rogerio non raddoppia e lo spagnolo mette il pallone alle spalle di Consigli con un sinistro a giro dei suoi, ritrovando l'esultanza dopo quasi 8 mesi (non segnava dalla trasferta di Udine del febbraio scorso). Il Sassuolo recrimina per un contatto in area rossonera Di Francesco-Biglia, con il penalty che sembrava decisamente esserci, mentre dall'altra parte il Milan sfiora il tris: il solito Suso inventa per Bonaventura, che centra in pieno Consigli con un destro solo potente. Non è solo potente, ma anche preciso, il sinistro di Castillejo, che all'ora di gioco il tris lo cala veramente. Sul suggerimento del solito ispirato Calhanoglu, l'ex Villarreal brucia Consigli e mette la partita in ghiaccio per la truppa di Gattuso, che dimostra di poter essere grande anche senza Gonzalo Higuain. De Zerbi chiede ai suoi compattezza, inserendo nella mischia Boga e Djuricic. E' l'ex doriano che risponde subito presente, battendo Donnarumma con un destro debole ma molto preciso su assist di Rogerio, su un'azione iniziata da Boga. Il Sassuolo ci crede, mentre Gattuso prova a chiuderla con Cutrone al posto di Castillejo. Il Sassuolo assedia la porta di Donnarumma, ma Biglia è molto prezioso nell'aiutare i difensori rossoneri. Ci prova Babacar, entrato per l'assalto finale, in rovesciata, con la palla che termina a lato. Nel finale c'è spazio per il poker rossonero sull'ennesimo tiro di Suso sugli sviluppi di una punizione (deviazione di Locatelli decisiva, forse sarà assegnata autorete). Torna a vincere il Milan, e lo fa senza il suo attaccante principe. Cade in casa il Sassuolo, nonostante un primo tempo giocato su ritmi decisamente buoni.