E si torna a parlare di Li Yonghong. Il 49enne imprenditore cinese, già proprietario del Milan, è nuovamente alla ribalta delle cronache per via delle conseguenze di una situazione debitoria pesante: dopo non esser stato in grado di risarcire il suo debito con il fondo Elliott (oggi proprietario, appunto, del Diavolo), l'uomo d'affari nato a Maoming avrebbe altri imponenti debiti per via altri prestiti non onorati. Come informa ANSA, "Secondo quanto riportano alcuni media cinesi, il Tribunale intermedio del popolo di Jingzhou ha emesso un ordine restrittivo con cui è stato ritirato il passaporto a Li Yonghong, colpevole secondo i giudici di non aver rimborsato un prestito di 60 milioni di yuan, circa 8 milioni di euro, alla società Hubei Jingjiu Investment Co.

Secondo la ricostruzione del sito sohu.com, nel 2014 Li era già stato sollecitato a rimborsare questo debito con una penale da parte di una commissione d'arbitrato, quindi già prima di acquistare nell'aprile 2017 dalla Fininvest di Silvio Berlusconi il Milan".

Oggi il Milan, nonostante il pesante rosso in bilancio, è una società con alle spalle un soggetto economicamente forte e che, soprattutto, ha un piano di rilancio economico e tecnico che passa da professionisti del calibro di Gazidis e Leonardo.