Pronti, partenza, via…. Anche quest’anno, inesorabilmente, l’atteso momento era arrivato. L’ansia dell’asta aveva invaso la mente dei partecipanti già da settimane prime e tutti, allo stesso modo, non aspettavano altro che arrivasse il fatidico giorno. Quest’anno erano attese tante novità a partire dalla location, ignorante e spartana, messa a disposizione dal grande presidente Eduardo: per l’occasione la battaglia si sarebbe tenuta nell’officina di famiglia con due ripiani di legno posizionati su un carrello elevatore in modo da formare un tavolo più che comodo; inoltre, il mai domo presidente, per quest’anno, aveva proposto di utilizzare un’applicazione che in maniera autonoma “chiamasse” i giocatori da acquistare; per rendere il tutto più surreale, e dopo un collegamento informatico degno di lode, i nomi dei giocatori sarebbero apparsi su una vecchia televisione con tubo catodico. Perfezionato il collegamento con Marco che da diverse centinaia di chilometri avrebbe seguito e partecipato all’asta con il suo socio Genny, era davvero tutto pronto. I giocatori iniziano a scorrere sul monitor della Tv e i partecipanti, a suon di fantamilioni, cercano di accaparrasi i giocatori che avevano segnato nei giorni prima sulle rispettive liste segrete. Ad asta in corso, fa il suo ingresso in campo Giovanni; nell’occasione aveva deciso di indossare una vecchia maglia del Napoli appartenuta al grande centrocampista brasiliano Koubert Araùjo Martins, noto anche con lo pseudonimo di BETO, che nella stagione 96/97 aveva realizzato 4 gol con la maglia azzurra..Ma torniamo all’asta!

Giovanni, quest’anno, non avrebbe preso parte all’edizione del FantaGrillo. Il suo intento era solo quello di creare scompiglio durante l’asta rompendo le scatole a tutti i partecipanti. O meglio, questo erano le sue intenzioni, mai si sarebbe aspettato, successivamente, di diventare il vero IDOLO di questo fanta. L’asta continua: portieri e difensori sono oramai alle spalle. Ad un certo punto Pasquale, quest’anno in società con Pietro, interrompe il “gioco” e informa i partecipanti che per motivi personali deve abbandonare l’asta. Bommmmmm!!!!! Iniziano a volare parole forti. Il clima si surriscalda. 

L’intero fanta e tutta la sua pregressa organizzazione rischiano di essere compromesse. Pietro, dal canto suo, non intende andare avanti senza il suo socio. Sembrano esserci poche soluzioni. Pasquale (un altro, non quello che vuole andare via), Peppe, Kikko, Genny, Vittorio, Rosario, Raffaele, Angelo ed Eduardo si guardano attoniti...

Si va verso la soluzione più amara e meno attesa: il Fanta Grillo 2018/2019 non può andare avanti a 9 squadre. Attimi di silenzio. L’aria è così tesa che basta un niente per buttare al vento decenni di amicizie. Pasquale, dal canto suo, continua ad elencare le motivazioni che lo costringono ad andare via. Nessuno lo ascolta. Come se non esistesse. Ad un certo punto la svolta: un GENIO (mi scuso ma non ricordo il nome) chiede a Giovanni di prendere il posto di Pasquale in società con Pietro. All’inizio è un secco e coerente NO dovuto al fatto che Giovanni, quest’anno, aveva deciso di non partecipare al fanta. 

Gli amici lo circondano e cercano di convincerlo: non può finire tutto così, c’è stata troppo attesa, troppa organizzazione. Giovanni non molla, non vede perché debba prendersi la responsabilità di proseguire con una squadra già formata e della quale non conosce né le strategie di mercato né i rapporti con la dirigenza. C’è solo una cosa che può far sciogliere il fermo Giovanni: 15 anni prima aveva frequentato la stessa classe di Pietro, il socio “appeso”. Solo l’amicizia tra i due avrebbe potuto salvare l’asta. Giovanni chiede tempo e silenzio, ha bisogno di capire. Arriva la tanto attesa risposta... Giovanni si lascia andare ad un urlo liberatorio, getta al cielo e poi bacia l’amata maglia di BETO e a torso nudo comunica il suo SI ma ad una solo condizione: avrebbe accompagnato il vecchio amico Pietro soltanto per poco tempo e non avrebbe terminato l’asta. Applausi, cori. Giovanni viene portato in trionfo per il suo gesto eroico, mentre quasi nessuno si accorge che Pasquale abbandona il tempio. Giovanni si siede accanto a Pietro, insieme cercano di ridisegnare le strategie della propria squadra. E’ il turno di Allan, pupillo del presidente Eduardo che nei giorni precedenti aveva avvisato tutti che sarebbe stato suo. L’asta è tra lui ed il nuovo acquisto Giovanni; Eduardo rilancia di 1 Giovanni di 10 ed alla fine è lui ad accaparrarselo per 60. Il presidente è imbestialito e maledice l’istante prima che ha festeggiato l’ingresso al Fanta di Giovanni. Ritorna la tensione, tra i due volano parole grosse. Allan rischia di rompere un’amicizia quasi ventennale. I due, poche settimane prima, avevano condiviso lo stesso appartamento al mare con mogli e figli. Il fanta è questo. Gli animi si placano e l’asta va avanti fino e notte fonda (Giovanni resta fino e alla fine). Alla fine, dopo che i vari bomber hanno trovato la loro sistemazione, tutti sono convinti che l’unico vero e indiscusso TOP PLAYER è uno solo: GIOVANNI. Il giorno dopo viene comunicato il nome della sua squadra: REAL UNION DI BETO.

GRAZIE GIOVANNI!!!!

Marco - La mia Lega Fantagazzetta

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