Dopo la sosta per le Nazionali nel pomeriggio di ieri è finalmente tornata protagonista la Serie A italiana. Per la Juventus il ritorno in campionato non è stato certamente positivo, i bianconeri hanno infatti interrotto la straordinaria striscia di dieci vittorie consecutive tra competizioni nazionali ed internazionali. La vittoria serale del Napoli ha poi peggiorato ulteriormente l'umore, già negativo, degli ambienti juventini.

Tenendo conto dei viaggi intercontinentali, degli infortuni e dell'imminente impegno in Champions League contro il Manchester United il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha optato per un discreto turn-over, mandando in campo dal 1' Benatia, Bentancur e Cuadrado, lasciando a riposo Chiellini ed Emre Can, mentre Douglas Costa, Bernardeschi e Dybala sono stati mandati in campo a partita in corso.

Il match inizia con la Juventus che si dimostra, ancora una volta, decisamente superiore all'avversaria con un Cristiano Ronaldo intenzionato a proseguire il suo periodo positivo. Non è dunque un caso se il primo brivido importante del match è firmato dal portoghese che coglie il palo su un invito di Cuadrado e ancora meno casuale è il fatto che al diciottesimo lo stesso numero 7 approfitti di un indecisione di Radu per segnare il momentaneo vantaggio dei padroni di casa. Forti della superiorità nel punteggio Mandzukic e compagni provano a chiudere la partita, ma è proprio il croato a divorarsi, ad inizio ripresa, l'occasione di segnare il 2-0 e mettere in ghiaccio il match in vista della sfida di Champions League.

Dopo aver mancato il colpo del K.O. la Juventus, inspiegabilmente, va in black out. Dopo aver sventato una prima occasione, convinti di aver messo il pallone in angolo, la difesa bianconera si distrae lasciando a Kouamé tutto il tempo di controllare il pallone sulla linea di fondo, guardare verso il centro e trovare l'inserimento di Bessa che, da pochi passi, insacca di testa. Allegri prova a giocarsi tutte le carte offensive a sua disposizione mandando in campo prima Douglas Costa, poi Dybala ed infine Bernardeschi, ma l'assopimento generale travolge anche i neo-entrati che non riescono a riaccendere la miccia ne a rendersi pericolosi dalle parti del portiere ospite.

La distrazione che ha portato alla rete del pareggio genoano non è certamente una novità dell'ultimo minuto, anzi. Negli ultimi anni si è più volte notata la tendenza della squadra di Allegri a specchiarsi nella propria superiorità, finendo con lo uscire mentalmente dalle partite quando il risultato non era ancora in cassaforte. Sono altrettanto note le sfuriate del tecnico livornese quando questo accade, basti ricordare l'ormai celebre siparietto di Carpi, ma nonostante i richiami del tecnico sembra che alcuni giocatori non riescano a mantenere il livello di concentrazione al top per tutti i novanta minuti della partita. In questo senso non appare dunque un caso che la rete genoana sia arrivata dalla corsia di sinistra dove Alex Sandro ha tardato a rientrare, ne che il colpo di testa sia avvenuto alle spalle di Bonucci, per altro tornato capitano nella partita di ieri.

Ovviamente per quanto riguarda il campionato nulla è perduto, anzi, nonostante la vittoria del Napoli il vantaggio e la superiorità tecnica avvolgono i bianconeri in una comoda coperta; tuttavia queste distrazioni non sono accettabili da una squadra che, come ammesso dallo stesso Allegri, punta alla vittoria della Champions League. In ambito europeo, soprattutto quando si tratterà della fase ad eliminazione diretta, questi black-out possono rivelarsi fatali, come la stessa Juventus ha già potuto provare in occasione della doppia sfida contro il Bayern Monaco di due anni e mezzo fa.