Il Napoli non spreca il regalo del Genoa e accorcia a meno quattro dalla Juventus. A Udine fatica la squadra di Ancelotti, ma vince nettamente 0-3. Apre le danze il primo gol in A di Ruiz, e poi nel finale arrotondano Mertens su rigore e Rog.

PRIMO TEMPO - Velazquez cambia rispetto alla sconfitta contro la Juventus: Barak torna in panchina a beneficio di Pussetto, risistemando i suoi con un inedito 3-5-1-1, con Stryger Larsen largo a sinistra e l'argentino ex Huracan a destra. Ancelotti non vuole sprecare l'assist del Genoa e propone un Napoli a trazione anteriore, con dentro in un sol colpo Callejon, Zielinski, Verdi, Milik e Mertens. Pronti via e Ancelotti perde subito Verdi per un problema muscolare, e ridisegna i suoi con Fabian Ruiz al posto dell'ex Bologna. L'Udinese fa molta densità a centrocampo e i partenopei devono provarci da fuori con Callejon, ma Scuffet blocca senza problemi. Lo spagnolo ci prova qualche minuto dopo, ma la palla si perde sopra la traversa del portiere friulano. Al terzo tentativo spagnolo, il Napoli passa, ma non con il numero 7, bensì con il nuovo entrato Fabian Ruiz, che ruba palla a un ingenuo Fofana e scarica a giro all'incrocio dei pali il suo primo gol in serie A. Il colpo sveglia l'Udinese, che ci prova con il suo uomo più in forma, De Paul, la cui conclusione termina alta e non impensierisce l'ex Karnezis. Ben più pericoloso poco dopo Kevin Lasagna, che si beve Albiol in velocità e scarica forte, trovando la super risposta del portiere greco. Il Napoli anestetizza per qualche istante la partita, e poi all'improvviso cerca il raddoppio con una fiammata degli ex: Allan pesca alla grande Zielinski, che calcia fuori da buona posizione. Sull'altro versante Lasagna arriva scoordinato sul lancio di De Paul e agevola il compito di Karnezis. Prova a svegliarsi MIlik, che prima rischia un rosso dopo visualizzazione del VAR, poi abbatte Samir con il destro e infine spreca di testa un cross delizioso dell'ottimo Malcuit. Nel finale di tempo i friulani ci provano con Pussetto e Lasagna, ma prima l'argentino si fa sbilanciare sul più bello, e poi il neo-azzurro spara alle stelle vanificando il lancio di Fofana.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa l'Udinese cerca di invertire la marcia della gara, con un approccio più convinto in mediana, anche se il Napoli riesce a tamponare l'inizio grintoso della ripresa bianconera, con Lasagna che da due passi liscia un bel cross di Nuytinck con il mancino. La partita si incattivisce e volano cartellini gialli da parte di Mariani con l'intenzione di freddare i bollenti spiriti, con le due squadre che sentono il peso della posta in palio. Velazquez prova ad aumentare la qualità inserendo Barak per Behrami. I padroni di casa continuano a salire di tono, ma gli azzurri si rivelano sempre pericolosi quando hanno occasione di ripartire. Come accade al minuto 79, quando Malcuit spacca in due la difesa friulana, serve Callejon, il cui tiro sbatte sulla mano di Opoku. Per Mariani è rigore, anche dopo le consultazioni col VAR Chiffi. Dal dischetto Mertens è freddissimo e spiazza Scuffet per il pesante gol del raddoppio, il suo terzo sigillo in campionato. Ancelotti decide che è il momento di Rog, e il croato ci mette meno di due minuti a ringraziarlo con il gol che chiude definitivamente la gara. Il destro, su assist di Mertens, beffa Scuffet e si insacca all'angolino, per la prima gioia stagionale del numero 30, simbolo di un turnover perfetto e produttivo per Carletto Ancelotti. Finisce in gloria per il Napoli, che avvicina il primo posto e ora si prepara alla grande alla doppietta PSG-Roma. Per l'Udinese arriva la quarta sconfitta consecutiva, con il Genoa di Piatek all'orizzonte, non proprio un ottimo momento per la squadra di Velazquez.