Tante le qualità di Nicola Sansone. Tra queste, certamente, anche l’autocritica, che spinge il giocatore a dare di più: è così che in un’intervista a Il Resto del Carlino, l’attaccante del Bologna ha spiegato di come una mancanza di quest’anno siano i gol su azione, un quid in più che gli permetterebbero certamente di essere più incisivo. 

Sansone ha però parlato anche di Nazionale, Ibrahimovic e della stima per Palacio. E concedendo ai fantallenatori una spiegazione del perchè, contro il Cagliari, non abbia tirato lui il calcio di rigore. 

GOL E RIGORI - “Quest’anno mi mancano i gol su azione. I due rigori trasformati non bastano, so bene che davanti alla porta devo incidere di più. Il rigore sbagliato col Genoa? Non ci penso: tanto che alla prima occasione, a Cagliari, mi sono ripresentato sul dischetto. Solo che Santander mi ha chiesto esplicitamente di lasciarglielo, perché ci teneva a segnare il suo primo gol stagionale, e io mi sono fatto da parte”.

ORSOLINI – “Sono molto contento che sia andato in Nazionale: da un lato per Riccardo, che deve solo imparare ad essere più lucido nelle scelte di gioco, ma che è davvero forte; dall’altro perché significa che il ct azzurro guarda anche al Bologna”.

PALACIO – “Quando lo vedo in campo penso che, curando al meglio tutti i dettagli, potrei guadagnarmi altri dieci anni di carriera”.

IBRA – “Sinceramente ci credo poco. Ibra è un fenomeno, ma guadagna davvero tanto: il nostro presidente di sicuro quell’ingaggio se lo può permettere, ma non so se lo vuole…”.

SKOV OLSEN – “Per me è forte, come dimostrano i gol in nazionale. Ma col Sassuolo ha giocato fuori ruolo”.