Un Paris Saint Germain ridimensionato. Il finale della scorsa stagione ha visto una squadra vulnerabile, col morale sotto i tacchi, parente lontana di quella squadra schiacciasassi che sembrava dovesse dominare in patria e in Europa. La nuova stagione ha visto i soliti grandi acquisti, Icardi su tutti, anche se quello più importante potrebbe essere quello del centrocampista centrale Gueye. Un ruolo da sempre delicato, dove Verratti e Paredes hanno dimostrato di non poter giocare, dove Tuchel ha spesso preferito schierare un difensore centrale come Marquinhos che, pur non facendo male, ha mostrato tutti i limiti che un calciatore adattato può mostrare. Una squadra che raramente nei momenti clou di una stagione ha potuto schierare i tre tenori, sempre fermi per problemi fisici o disciplinari (ricordiamo le espulsioni di Mbappé e Neymar dello scorso anno, costate parecchie giornate di squalifica). Pronti via e anche in questo inizio di campionato Neymar è alle prese con i suoi mal di pancia made in Barcellona, Cavani e Mbappé fuori per diverse giornate per problemi muscolari ed ecco così nuovamente OUT il tridente dei sogni. Icardi cercherà di approfittarne e prendersi Parigi, senza dimenticare il neo acquisto Sarabia e quel Di Maria che tante volte ha risolto i problemi di una squadra che, pur con tanti soldi, non riesce a trovare la completa felicità.

COME GIOCA

Pur cercando disperatamente l'equilibrio, la squadra di Tuchel fatica a trovarlo. Troppi uomini offensivi, troppa poca voglia di sacrificarsi ed un gioco individuale che a volte non paga. Un 4-3-3 di partenza, con Keylor Navas arrivato nelle ultime battute del calciomercato dal Real Madrid, con Areola che ha salutato i compagni, volando per Madrid. Marquinhos e Thiago Silva come centrali, anche se il neo arrivato Diallo scalpita. Quest'ultimo potrebbe prendere il posto dello stesso Marquinhos, specialmente se il brasiliano verrà avanzato da Tuchel al centro del campo. Un po' più indietro nelle gerarchie troviamo Kimpembe e Kherer. Sulle fasce a sinistra Bernat resta uno stantuffo inesauribile, con Kurzawa pronto a subentrare; a destra Meunier sembra essere incalzato da Dagba, classe 98 che sta trovando parecchio spazio in questo inizio stagione. Centrocampo con Gueye perno centrale davanti alla difesa, con ai lati Verratti e Di Maria. L'argentino è uomo polivalente e all'occorrenza oltre al suo naturale ruolo da esterno d'attacco, può ricoprire diligentemente il ruolo da mezzala. Draxler alternativa di lusso, mentre Paredes sembra aver perso terreno. In attacco Neymar, Cavani e Mbappé resta il trio che ogni squadra può sognare e l'ingresso di Icardi arricchisce un parco attaccanti da sogno, il tutto senza dimenticare l'acquisto di Sarabia, calciatore capace lo scorso anno di mettere a referto 13 reti e 13 assist, giocando prettamente sulla trequarti. Tante bocche di fuoco pronte a sparare dardi avvelenati, un muro di carta a difesa della porta di Keylor Navas. Riusciranno i parigini a trovare quel gioco di squadra che gli permetterebbe di entrare nella leggenda?  

PROBABILE FORMAZIONE

CONSIGLIATI

BERNAT

Terzino di spinta, riesce sempre ad entrare nelle azioni importanti della squadra. Uomo assist di valore, i suoi cross fanno la felicità delle punte amiche. Per lui già 3 assist in questa stagione e l'arrivo di Icardi fa pensare ad un duo che possa far la felicità di Tuchel e dei fantallenatori.

ICARDI

Gli estimatori di Maurito potranno esultare. L'ex capitano dell'Inter è sbarcato in un campionato che potrebbe garantirgli oltre 30 marcature. L'unico nodo potrebbe essere rappresentato dalla grossa concorrenza che vige a Parigi. Chi conosce le dinamiche parigine però sa bene che difficilmente Cavani, Neymar e Mbappé son riusciti a giocare insieme. Se Mauro avrà la voglia di dimostrare che i nerazzurri abbiano fatto un grande errore, potrebbe lottare addirittura per la scarpa d'oro. Le premesse ci sono tutte e noi a Mauro Icardi, diciamo si. 

DI MARIA

El fideo è l'uomo giusto al posto giusto. Nei momenti di difficoltà della squadra ha sempre dato quel qualcosa in più che un campione deve avere avere. Classe pura, cecchino sui calci di punizione, come ogni anno il suo nome viene oscurato dai grandi talenti che raggiungono la capitale parigina. Una situazione che non può che far sorridere i fantallenatori che lo hanno nella loro lista degli obiettivi. L'argentino andrà via a poco prezzo, quale altra miglior occasione per inserirlo nella nostra rosa?

SCONSIGLIATI

THIAGO SILVA

Il rispetto che nutriamo nei confronti del capitano brasiliano è immenso. Un gran signore e per anni è stato forse il miglior difensore del mondo. Ma il tempo passa per tutti e forse il suo arrivo a Parigi nel momento migliore della carriera gli ha inevitabilmente bloccato quel processo di crescita, ormai terminato. Spesso infortunato o preservato per le gare importanti di Coppa, prenderlo significherebbe dover prepararsi a prendere un altro buon difensore per colmare le frequenti lacune che lascerà nel corso della stagione. Un esborso di crediti che noi preferiremmo evitare.

MEUNIER

Difensore offensivo che farebbe le fortune di qualsiasi fantallenatore. Il belga sa come far goal e chiudere l'azione da vero esterno d'attacco. Poi però c'è da fare i conti con la cosa principale per un giocatore: la titolarità. Qualcosa si è rotto tra Tuchel e Meunier, tanto che il tecnico spesso gli ha preferito Dagba. Una situazione che potrebbe vederlo spesso seduto in panchina, così come i vostri -non pochi- crediti spesi per accaparrarvelo.


NEYMAR

Il suo passaggio al Barcellona sembrava essere ufficiale. Poi il dietrofront e la permanenza a Parigi. Neymar pur dimostrando di essere un calciatore di livello superiore, non ha mai dimostrato per tutto l'arco di una stagione di essere un campione. Troppi stop, poca voglia di vincere e tanti, tantissimi infortuni -reali o fittizi-. Per due anni di seguito i fantallenatori che lo hanno preso in rosa, sborsardo parecchi crediti, sono rimasti delusi dal suo rendimento. Noi al terzo anno diciamo stop. Il rischio di vanificare l'intera stagione a causa di un suo problema fisico o caratteriale è troppo alto e pur trattandosi di O Ney, meglio lasciar perdere.