Che squadra quella di Lucien Favre. Il tecnico dei gialloneri ha raccolto i cocci di una formazione spenta e col morale sotto i tacchi, trasformandola in una corazzata pronta a mettere a ferro e fuoco ogni campo. Una squadra ricca di talento, vogliosa di giocare al calcio e di inseguire il risultato. Dal rivitalizzato Mario Gotze a capitan Reus, passando per il cecchino Paco Alcacer e il talento più puro in rosa, ovvero quel Jadon Sancho strappato al Manchester City per pochi spicci. Witsel, tornato nel calcio che conta ci ha messo poco a prender per mano il centrocampo, diventandone il padrone assoluto. Così come Sancho, anche Achraf Hakimi, strappato al Real Madrid per una cifra irrisoria rispetto al valore attuale, si è dimostrato un terzino di grande valore. Quest'anno dal mercato sono arrivati Julian Brandt e Thorgan Hazard, due ragazzi che alzano inevitabilmente il tasso tecnico della squadra. Mats Hummels è tornato a casa, pronto a metter tutta la sua esperienza al servizio della squadra. Tuttavia il vero fenomeno il Borussia Dortmund non lo ha né in panchina, tanto meno in campo. Il vero cuore pulsante delle vespe è senza alcun dubbio il muro giallo. Quella curva giallonera che ad ogni partita illumina il Westfalenstadion, facendolo diventare uno teatro con all'interno una bolgia di tifo, striscioni, cori, sciarpe e bandiere. Un entusiasmo tale da trascinare anche il calciatore più abulico, che meriterebbe ogni anno il Meisterchale. Lo scorso anno il campionato è andato via sul rush finale; quest'anno conquistata la SuperCoppa di Germania ai danni degli acerrimi rivali del Bayern Monaco, è tempo per il Dortmund di puntare seriamente al campionato. Per far ciò dovrà quei black-out che costano nel corso della stagione punti importanti (vedi la sconfitta della scorsa giornata vs Union Berlino) solo allora si potrà dire che la squadra abbia raggiunto la massima maturità.

COME GIOCA

La squadra di Lucien Favre scende in campo con un 4-2-3-1 di pregevole fattura. In porta Burki alterna miracoli sensazionali a papere clamorose. Occhio a Hitz infatti, i due potrebbero anche avvicendarsi. Difesa con Hakimi a sinistra (capace all'occorrenza di giocare anche sul lato opposto) e Piszczek a destra, con il sempreverde Schmelzer e soprattutto il neo acquisto Nico Schulz a disposizione. Quest'ultimo potrebbe essere (infortunio al piede permettendo) una delle novità di quest'anno. Al centro della difesa Hummels guiderà il reparto, mentre Akanji ed in caso di bisogno Zagadou, pronti a crescere accanto al gigante tedesco. Centrocampo a due, dove Witsel giganteggia in ogni partita; Delaney offre muscoli, copertura ed inserimenti. I giovani Dahoud e Weigl saranno pronti all'occorrenza a non far rimpiangere i due titolari. 

Sulla linea della trequarti tanto affollamento e qualità. Sancho, Reus e Julian Brandt sembrano i titolari certi del posto. Il primo è inarrestabile, il secondo riesce a sfruttare gli spazi creati dai compagni, diventando spesso una seconda punta capace di realizzare tantissimi goal, mentre il terzo, neo arrivato dal Bayer Leverkusen metterà al servizio della squadra la sua tecnica ed i suoi assist. Tuttavia Thorgan Hazard difficilmente resterà in panchina per 90 minuti; mentre per una maggior copertura e mobilità (a discapito della tecnica) Bruun Larsen e Raphael Guerreiro, potranno scatenarsi sulle fasce. In avanti Paco Alcacer sembra aver scalzato Mario Gotze, anche se la stagione è lunga e i due (comunque con caratteristiche differenti) si alterneranno costantemente, anche in base al tipo di avversario  e al momento della gara.

PROBABILE FORMAZIONE

CONSIGLIATI

HAKIMI

Terzino di grande spinta, a soli 20 anni è già una realtà del calcio europeo. La sua presenza fisica lo rende anche utile dentro l'area di rigore o sui cross avversari, quando la fisicità spesso aiuta. Uomo assist, ha già trovato la via del goal quest'anno. Non sarà sulla lista di tutti i vostri avversari, vi consigliamo dunque quatti, quatti, di inserirlo nella vostra rosa.

WITSEL

Volato in Cina, la sua carriera da calciatore importante sembrava essere finita prima del solito. Dopo una sola stagione in estremo oriente, il belga è tornato più voglioso che mai. Recupera palloni formidabile, leader del reparto, sa quando dare la scossa e quando placare gli animi. Nel Mantra il suo ruolo da mediano lo porta tra i migliori della lista. 4 reti per lui lo scorso anno, niente male per uno il cui compito principale è quello di far da schermo alla difesa.

SANCHO

Un funambolo. Lo scorso anno l'inglese ha fatto vedere giocate al limite del normale. Quando è in giornata non è fermabile in alcun modo e l'avversario non può che soccombere sotto i suoi colpi. Il classe 2000 lo scorso anno ha realizzato 12 goal, a dimostrazione che le sue giocate non sono mai fine a se stesse o numeri da circo, inoltre i 17 assist confermano l'ottimo feeling con i compagni, estasiati dai suoi cioccolatini praticamente già scartati. Quest'anno è già a quota 2 reti e 3 assist, segno evidente che il giovane inglese ha ripreso dallo stesso punto in cui aveva lasciato. Prendetelo e lustratevi gli occhi, siamo di fronte ad un grande campione.

SCONSIGLIATI

BURKI

Portiere ballerino. Roman Burki riesce a far sobbalzare il cuore dei tifosi gialloneri come pochi. Alterna parate da campione a strafalcioni assurdi. Che il portiere sia quasi sempre un personaggio strano, un po' pazzoide, ormai è cosa risaputa, ma qui siamo ai livelli di dottor jekyll e mister hyde. 

T.HAZARD

Il fratellino di Eden è sbarcato a Dortmund. Lasciata la sua isola felice al M'Gladbach adesso si ritrova in un nuovo mondo tutto da scoprire. Il tempo di ambientamento per lui sembra essere più lungo del solito e il fatto di aver davanti dei campioni del calibro di Marco Reus non aiuta di certo. Forse per lui sarà la classica stagione di apprendistato, ed anche noi preferiremmo rimanere spettatori non paganti, per vedere come va a finire.

GOTZE

Lo scorso anno Marione Gotze è rinato. Sembrava essere un calciatore finito, anche a causa dei suoi problemi di salute, non era riuscito più a trovare giocate importanti ed anche le presenze in campo si erano ridotte al lumicino. La cura Favre lo ha rivitalizzato e adesso è tornato ad essere un calciatore importante per la squadra. Poi però ecco il fantacalcio, quel ballottaggio con Alcacer che potrebbe spesso vederlo seduto in panchina e la consapevolezza, seppur contenti per la sua rinascita, che nella lista troveremo attaccanti ben più forti di lui.