La Juventus riparte in Serie A raggiungendo l'unica cosa che conta, facendolo però in maniera diversa e per certi versi sorprendente rispetto a quanto fatto vedere nelle ultime stagioni.

Le sorprese cominciano un'ora circa prima del fischio d'inizio. Quando vengono diramate le formazioni ufficiali si scopre che Sarri ha preferito non rischiare, lasciando fuori tutti i nuovi acquisti e schierando una formazione molto "allegriana". Davanti a Szczesny trovano infatti posto De Sciglio, Bonucci, Chiellini ed Alex Sandro, a centrocampo Khedira e Matuidi occupano le posizioni di mezz'ala con Pjanic regista arretrato, mentre in attacco Higuain più regista offensivo che attaccante con Cristiano Ronaldo che partiva alla sua sinistra e Douglas Costa sul lato opposto. Fuori dunque tutti i nuovi acquisti ma soprattutto Paulo Dybala, scelta che ha lasciato un po' tutti di stucco considerando anche le belle parole spese per l'argentino da parte di Nedved nella conferenza stampa di presentazione.

Dopo l'inizio sancito dal Sig. Maresca i bianconeri, vestiti in azzurro per l'occasione, prendono subito le redini del match lasciando intravedere qualche giocata tipicamente "sarriana". Al 6' arriva la prima conclusione pericolosa firmata, ça va sans dire, da Cristiano Ronaldo. Dopo una verticalizzazione di Pjanic il numero 7 juventino duetta con Higuain, il tiro però per quanto potente risulta essere impreciso e non inquadra lo specchio della porta. Dopo un altro tentativo ancora impreciso del cinque volte pallone d'oro ed una conclusione insidiosa di Inglese, la Juventus riesce a trovare il vantaggio grazie a Chiellini che risolve, con un tocco non proprio elegante, una mischia nell'area di rigore parmense sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La rete del vantaggio sembra dare nuova freschezza ai piemontesi, mentre il Parma risente un po' della botta psicologica. Douglas Costa sfrutta la sua velocità in ogni zona del campo ed al 34' serve a CR7 un interessante pallone dopo una transizione velocissima, il portoghese controlla ed entra in area prima di scagliare un preciso diagonale che passa tra le gambe di Bruno Alves prima di infilarsi alle spalle di Sepe. Dopo qualche momento di attesa il VAR annulla però tutto per una millimetrica posizione di fuorigioco di Ronaldo in partenza.

Nella ripresa continua il Ronaldo contro tutti, con il portoghese che prova a saziare la propria voglia di gol tentando la conclusione da qualsiasi posizione possibile. Non appare certamente un caso che al termine della partita il portoghese sia il giocatore con più tentativi verso la porta avversaria e soprattutto abbia totalizzato la metà delle conclusioni complessive della Juventus (7 su 14). Con l'andare dei minuti il caldo e la stanchezza iniziano però a prendere il sopravvento e nel finale si assiste nuovamente ad una Juventus che ha ricordato tremendamente quella della passata stagione. I bianconeri provano a gestire il match e le forze con il risultato di dare al Parma la possibilità di trovare il beffardo pareggio. Alla fine però i padroni di casa non riescono a trovare il pertugio giusto per infierire sugli avversari e dunque la nuova Juventus di Sarri si porta a casa i tre punti.

Al termine dei 90' la sensazione è che questa nuova Vecchia Signora sia ancora un cantiere in fase di costruzione e che intelligentemente Sarri, come già fece Allegri prima di lui, preferisca affidarsi attualmente alla vecchia guardia in attesa che il cantiere venga completato. L'unico neo-acquisto a mettere il piede in campo è stato il francese Rabiot, tra i più positivi in precampionato, che si è rivelato ancora a corto di preparazione e che ha dimostrato di non essersi ancora calato totalmente nella nuova realtà bianconera. Tuttavia si è potuto apprezzare qualche sprazzo di quello che sarà la nuova identità tattica: in costruzione si cerca anche la via centrale con scambi veloci grazie agli interpreti di grande qualità, dalla verticalizzazione di Pjanic all'apertura degli spazi di Higuain fino ai rapidi inserimenti di Ronaldo e Douglas Costa. In difesa c'è una maggiore propensione ad andare ad attaccare maggiormente il portatore di palla avversario con un pressing più alto e con un Pjanic a maggior servizio del recupero della sfera, come dimostrano i ben 11 possessi guadagnati. Resta ancora qualcosa da registrare ma, come detto, si tratta di un cantiere ancora aperto.

Ora resta una grande curiosità nel capire come Sarri vorrà affrontare il primo grande impegno della stagione, quello contro il Napoli previsto tra sette giorni in quel di Torino.