Vi chiederete di che parlano i “cervelli in fuga” oltreoceano il sabato sera al pub? Beh chiaro, di F...antacalcio. Un modo come un'altro di sentirsi a casa: “quel culone compra Mertens centrocampista di riserva, un infortunio (Milik, sigh!), una mega squalifica (Gabbiadini, sigh!) e si ritrova la punta del Napoli di Sarri”. Con l’aggiunta di una serie di complicazioni: “senza streaming funzionante, ormai non riesco più a seguire lo stato di forma dei miei giocatori”, “calcio spezzatino e 9 ore di differenza, mi tocca fare la formazione il mercoledì mattina!”, “colpa dei diritti tv all’estero non riesco a vedere manco gli highlights su youtube!”, “quanto mi sono ricordato che dovevo fare la formazione stavo in riunione, sto giocando con 4 squalificati”, e così via.

Da lì l’idea. “Ma scusa, facciamo un fantacalcio tra soli AmerItalians”. L’estate seguente inizia il reclutamento dei migliori fantallenatori sul suolo statunitense. “Io conosco dei ragazzi che lavorano per la società di fantacalcio americano” (ovviamente niente a confronto di Fantacalcio.it ;) ), “io conosco un ragazzo che è venuto qui a fare l’allenatore di calcio, ne sa!”.

E così in poco tempo, incuranti dei dazi imposti da Trump verso l’Europa, importiamo il fantacalcio Mantra (ovvio!) dall’Italia. Mimetizziamo la nostra lega sotto il nome dell’associazione nazionale di football americano, e così la National Fantacalcio League (cfr NFL) ha inizio.

I 10 partecipanti si dividono quasi equamente tra le due coste: 4 west coasters contro 6 east coasters. Abbiamo un team da San Francisco che, sostenuto dai giganti del tech della Silicon Valley, sta dominando la stagione. A Los Angeles, un acceso derby anima il quartiere di Marina Del Rey (Otters contro Moses). Gli eroici AC Picchia provano a riportare la passione per il soccer a

Pasadena dopo il dramma del rigore sbagliato da Baggio nel ‘94. Nella East Coast abbiamo la neopromossa OV da Jersey City che fa da schermo alle squadre della grande mela. I NYC Destructors, storica squadra di Manhattan fondata in concomitanza con l’arrivo dei colonizzatori della perfida Albione. Who Needs Ciccio Caputo fa da filo conduttore tra i supporters del Queens e i tifosi delle Murge pugliesi. Infine le tre sorelle di Brooklyn. Il colosso Brooklyn Llamas squadra che a seguito dello sfortunato secondo posto della passata stagione e con l’acquisto di CR7 partiva favorita ai ranghi di partenza, e invece si ritrova ora fanalino di coda.

Il campione uscente Rubin Kebab è la squadra più italo-americana del torneo avendo il management dislocato tra South Brooklyn e i Castelli Romani, e contando anche legami con gli uomini di James Pallotta e Rocco Commisso. Infine abbiamo l’Atletico Magutt, squadra hipster del torneo con sede ovviamente a Williamsburg che accoglie sia tifosi della scena artistica emergente e vecchi commercianti legati alla mafia italo-americana.

Dopo questa breve presentazione, veniamo ai fatti. Sede dell’asta ovviamente Wall Street. Prenotiamo una meeting room in modo da avere due cose che generalmente mancano a New York, spazio e silenzio. I West Coasters si svegliano all’alba e si collegano in videoconferenza, mentre una squadra si collega dall’Italia causa ritardo nella tournée estiva.

Inizia la lunga asta con persone che si trovano a nove ore di differenza. In una piccola pausa chiediamo ad un cinese che si trovava lì accanto di scattarci una foto e lui ci chiede che cosa stavamo ripetendo continuamente in portoghese. “Do you mean - e uno, e due, e tre, Tuo! - ?”

“Yes, exactly” “We do not speak portuguese, we are italian” corregge subito un fantallenatore.

“We are doing micro-finance” precisa subito un’altro. Il cinese interessato all’argomento rincara.

what exactly?”, “we are buying and selling at the market of the hopes!”


Antonio - La mia Lega Fantacalcio

https://leghe.fantacalcio.it/national-fantacalcio-league

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