Impresa storica per Gian Piero Gasperini: l’allenatore che ha portato l’Atalanta agli ottavi di Champions alla prima esperienza è raggiante in conferenza stampa: ”Nel primo tempo è stato difficile, combattuto. Abbiamo avuto delle ottime occasioni a inizio gara, qualcuna anche clamorosa. Poi hanno avuto anche loro ottime opportunità, loro hanno giocatori veloci, di qualità. Nella seconda frazione è stata combattuta, almeno fino al gol, poi è andata bene".

Gasperini: "Cresciuti tanto rispetto all'esordio"

Partita andata secondo il copione preparato: ”Sono molto felice per i ragazzi, per il tipo di partita che hanno fatto. Noi volevamo stare in gara, sapevamo della difficoltà e della velocità. L'obiettivo era rimanere in partita, sapevamo che se fossimo arrivati a mezz'ora dalla fine le nostre chance sarebbero cresciute tanto. C'è stata la lucidità necessaria, sappiamo che quando arriviamo lì siamo pericolosi. Sono molto felice per i ragazzi, la squadra è cresciuta. Rispetto all'esordio c'è tutto in più".

Anche il destino i ha messo lo zampino: "Al giro di boa ci credevamo perché c'era stato il pareggio. Dopo il secondo pari a Zagabria ci abbiamo pensato. Noi abbiamo pareggiato con il City, la squadra era cresciuta. Quel segnale del 3-3 dello Shakhtar a Zagabria al 98' stato il destino, come il gol al 95' all'andata. Lì era possibile e con due vittorie eravamo in Europa League. C'era l'opportunità di rimanere qui. Poi è stato molto importante il risultato del City".

Gasperini: vittoria del gruppo

Sulle assenze, da Zapata a Ilicic: "Ha vinto il gruppo Atalanta, anche quella di Toloi è un'assenza importante. Praticamente ci mancava l'attacco, però c'è questa consapevolezza, una qualità di gioco a prescindere. Le interpretazioni individuali sono molto importanti. Hanno giocato Pasalic, Malinovskyi, Muriel, anche in campionato. Sotto questo aspetto siamo solidi. Kjaer non è venuto per scelta tecnica, mia. È un giocatore molto forte, ma fa fatica a interpretare il nostro modo di giocare sotto l'aspetto dinamico. Ha altre caratteristiche, io volevo farlo giocare questa settimana, ma non sono stato convinto. Ho scelto Ibanez e Masiello: il brasiliano è giovane, ha qualità, ma il livello è alto. Avevo il desiderio che andasse a giocare, perché solo giocando può migliorare le sue qualità, buone. Qui fa un po' fatica. Questa sera, nella necessità, a parte l'inizio da brivido".

Sull'auspicio al sorteggio: "Quello che uscirà dall'urna: ci sono otto teste di serie, ci sono la Juventus, il City che possiamo incontrare. Le altre sei dove capiti capiti: intanto siamo felici, speriamo di portare la nostra gente in un bel posto. In una bella città".

Nessuna pretattica nelle dichiarazioni della vigilia: “Credevo veramente e la matematica diceva che lo Shakhtar era avanti. Sentivamo il risultato di Zagabria, a loro bastava il pari. La percentuale era effettivamente più alta".

Su possibili rinforzi a gennaio: "È giusto che i ragazzi festeggino, poi domenica troveremo una squadra che vuole riscattarsi. Questa vittoria vogliamo che ci dia considerazione in campionato. Qualche episodio di troppo è stato a nostro sfavore. Avere un po' più di attenzione in quel senso lì, perché noi ci siamo guadagnati sul campo la giusta credibilità. Quello che è successo in campionato è stato pesante".