Alla Juventus ed ai fantallenatori manca e non poco l'apporto di Giorgio Chiellini. Il difensore bianconero aveva cominciato alla grande con un +3 alla prima giornata contro il Parma. Poi il grave infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dai campi per almeno altri 4 mesi. Lo stesso calciatore ha parlato, in un'intervista rilasciata alla Gds, dei tempi di recupero: "Torno nell’anno nuovo, sicuro. Febbraio, marzo, dipende. Quando si parla di un infortunio così serio si fanno delle stime perché si va su una media di recupero fisiologica. Sono felice di vivere la sfortuna dell'infortunio adesso, così all'Europeo arriverò riposato".

IL FUTURO - "Giocherò un paio d’anni. Non di più, poi a me piacerebbe fare una carriera dirigenziale. Mettere una squadra in campo e allenarla mezz’ora è bello, per tutti. Il distacco dal campo non è semplice, ma la vita di un allenatore non mi fa impazzire. Ormai non basta più un buon schema tattico, i tecnici devono essere sempre più psicologi e leader motivazionali".

SARRI - "Il mister vive molto di numeri, schemi, Sarri va molto sul tecnico, sempre. È competente e dedicato. Poi cerca anche di stimolare, ma la parte preponderante è sempre un’analisi scientifica di tutto. Numeri, dati. Max più si avvicina la gara più tende a trasmettere pure sensazioni. Non ti dà tante informazioni numeriche ma cerca di stimolare un po’ più le altre cose".

DYBALA - "Paulo è una persona molto silenziosa, un ragazzo d’oro che abbiamo visto crescere con noi. Paulo è uno che non parla tanto, ma alla fine fa, e lo dimostra in campo. L’anno scorso è stata etichettata come una stagione brutta di Dybala. Ma dipende da cosa gli si chiede. Se Dybala gioca prima punta fa anche 20 gol, ma se Dybala fa il centrocampista segna 5 gol e non c’è".