Nel Bologna c'è Skov Olsen dal primo minuto al posto di Orsolini mentre Dzemaili vince il ballottaggio con Svanberg; Ranieri invece sceglie Leris e non Rigoni sulla corsa di destra. La prima chance della partita è per il Bologna che con Palacio mette in mezzo un pallone velenoso: a metterci una pezza ci pensa Vieira. Buon ritmo nel primo quarto d'ora ma anche tanti errori in fase d'impostazione da una parte e dall'altra. Al 18' ancora un cross pericoloso stavolta di Sansone ed è Skov Olsen che non arriva all'appuntamento con il pallone. Il primo squillo della Samp arriva al 24' con un sinistro sporco di Quagliarella deviato da Gabbiadini con la palla che termina sul palo a Skorupski battuto. La gara prosegue senza scossoni degni di nota fino al 41' quando Skov Olsen lancia Soriano in area, da questi a Palacio sul primo palo e reattiva risposta di Audero.
La ripresa inizia con un doppio cambio Samp: fuori Leris e Bertolacci, dentro Depaoli ed Ekdal. Ma a passare è il Bologna al 48': combinazione Sansone-Soriano-Palacio con El Trenza che anticipa Bereszynski e infila Audero per l'1-0. Passano cinque minuti e ancora Palacio si rende pericoloso con un destro che colpisce l'esterno della rete. La risposta della Samp è arruffona e pasticciona, mentre il Bologna colleziona un'altra occasione con Sansone che si fa dire di no da Audero, Poi, all'improvviso, al 64' Gabbiadini riceve da Vieira - bravo ad intercettare un passaggio pigro di Orsolini - e fa esplodere il sinistro da 25 metri e batte Skorupski per il gol dell'1-1. Mihajlovic butta dentro Santander per Dzemaili arretrando Soriano in mediana, poi è costretto a togliere Poli per crampi ed inserire Schouten. Il Bologna però fatica a riprendersi e al di là di una punizione di Sansone di poco a lato per molti minuti non crea nulla. Al 79' però sugli sviluppi di un calcio d'angolo Mbaye prolunga di testa e Bani con una zampata anticipa tutti realizzando il nuovo vantaggio felsineo. Toccherebbe agli ospiti rispondere ma sono i padroni di casa ad essere più intraprendenti con Orsolini un paio di volte vicino al gol.