Ecco le prime parole di Pioli da allenatore del Milan: "Arrivo con entusiasmo, sono stato chiamato da uno dei club più prestigiosi al mondo. Sono convinto di poter fare un ottimo lavoro insieme a loro e alla società che ha dimostrato di chiedere in me. Ho rispetto per i tifosi e loro hanno diritto di critica, ma per me è uno stimolo ulteriore. Ci sarà da lavorare sia sulla testa dei giocatori che sulla disposizione in campo, saranno dieci giorni importanti e cercherò di sfruttare qualsiasi istante".

Su Giampaolo"E' un bravo allenatore ma ha idee diverse. Partiamo da un buon livello, so di un gruppo professionale, ragazzi di valore non solo dal livello tecnico ma anche morale. Vorrei fare giocare la squadra un calcio che loro sentono positivo, che loro interpretano in modo positivo. i miei principi? Idee, intensità e spregiudicatezza".

Squadra migliorabile: "Mi sento un insegnante, il mio obiettivo è migliorare i giocatori che sono a disposizione. Abbiamo tanti giocatori bravi e bisogna saperli sfruttare, riconquistare i tifosi. Dobbiamo essere all'altezza. Mi interessa entrare nella testa dei giocatori, sono molto esigente con me stesso. Dobbiamo lottare per andare in Champions".

Da rivitalizzare Piatek: "Piatek è molto efficace dentro l'area, poi come ogni attaccante è condizionato dal resto dell'area. Lui è un bomber, ma ci sono anche tanti altri giocatori che possono fare gol". 

Uno di questi è Paquetà: "Paquetà è una mezzala di qualità e di quantità. Mi piace spostare i giocatori durante la gara, può giocare anche tra le linee. Ha diversi gol nelle gambe, è bravo ad inserirsi".

Rafael Leao piace a Pioli: "Leao ha un grande potenziale, deve essere sfruttato. Non so dire però adesso se sarà un punto fermo. Tutti si devono sentire coinvolti". 

Su Suso: "Suso è un giocatore indiscutibile, bisogna fargli giocare tanti uno contro uno, va messo nelle migliori condizioni. Può fare molto bene".