Per trovare l'ultimo gol realizzato da Piatek su azione bisogna riavvolgere il nastro e tornare indietro alla scorsa stagione, al 19 maggio, quando l'attaccante del Milan, all'epoca motivato dalla lotta europea, segnò contro il Frosinone. Da quel momento, e in queste prime sette giornate di campionato, soltanto due reti segnate, entrambe su calcio di rigore. Ma c'è di più: nelle prime 7 partite con il Genoa, sotto la direzione tecnica di Ballardini, Piatek toccò ben 78 palloni in area, un numero considerevole. Il dato è però calato drasticamente nella sua esperienza rossonera: 48 nelle prime 7 giocate con Gattuso, 43 nelle prime - e al tempo stesso ultime - con Giampaolo. 

Un calo statistico che fotografa il momento di difficoltà di Krzysztof Piatek, che neanche in Nazionale, durante questa sosta, è riuscito a sbloccarsi. Mezz'ora con la Lettonia, un solo minuto contro la Macedonia: risultato - con queste premesse non proprio difficile da immaginare? Zero gol. 

La missione di Pioli sarà allora quella di rivitalizzare un centravanti che, in un attacco a 2, non è sembrato a proprio agio. E chissà se il ritorno ad un modulo a lui più congeniale potrà bastare per rivitalizzare l'istinto del pistolero