Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato in conferenza stampa oggi. Tema dell'incontro con i giornalisti il saluto fascista dei tifosi durante l'incontro con il Rennes, ma si è parlato anche di calcio:

“Alla Lazio serve la determinazione e la coscienza nei propri mezzi. Ci sono grandi potenzialità, ma i giocatori devono essere portati al combattimento. Non è un discorso di personalità. E’ come i cani, devono essere addestrati a combattere sino al novantesimo. Tutte le rappresentazioni mediatiche non vedono mai la Lazio, ai miei collaboratori dico che è un bene. Meglio essere dimenticati, così nessuno è preoccupato a ostacolarci. Quando uno vuole raggiungere un obiettivo, oltre alle potenzialità tecnico e sportive, deve avere quelle mentali. Determinazione, autostima, coscienza dei propri mezzi, umiltà.

 L’umiltà è fondamentale: se in un contesto ti rendi conto che l’avversario è più debole ma non lo traduci in risultato significa che hai sottovalutato il fatto, non hai messo in campo il sano agonismo, la sana determinazione, fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Gli obiettivi si raggiungono con la qualità, ma anche con il convincimento che si raggiungano tutti insieme. Con lo spirito di gruppo, non con l’individualismo. Devi forgiare un po’ come quando si addestrano i cani, c’è quello da salotto, da passeggio e da combattimento. Fino a quando non fischia l’arbitro, tu devi essere da combattimento”.