In un match senza troppe storie i padroni di casa del Verona spiegano senza troppi problemi la differenza di classifica tra loro ed il Lecce. Gli scaligeri ci impiegano poco più di mezz'ora a segnare due reti con Dawidowicz e Pessina, mentre nel finale è Pazzini ad arrotondare il punteggio su calcio di rigore.

Due sorprese nella formazione iniziale proposta da Juric: in difesa tocca a Dawidowicz e non a Gunter completare il terzetto con gli ormai collaudati Rrahmani e Kumbulla, mentre in attacco parte ancora in panchina Borini, dietro alle spalle di Di Carmine c'è Pessina con Verre. Nel Lecce Liverani opta per un atteggiamento tattico più coperto con tre difensori centrali e due esterni difensivi come Rispoli e Donati, in attacco fuori a sorpresa Falco, tocca Lapadula comporre il tandem con Babacar, il ruolo di trequartista è affidato ancora una volta a Mancosu.

PRIMO TEMPO - La partita si apre con il Verona che cerca di imporre il proprio ritmo fin dai primi secondi. La prima occasione importante arriva però solamente al 12': Pessina si inventa un colpo di tacco per liberare Verre, il centrocampista scuola Roma calcia di prima intenzione ma non inquadra lo specchio della porta per pochissimo. Al 19' i padroni di casa vanno in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Miguel Veloso Dawidowicz è bravo ad anticipare Lucioni e Babacar e ad insaccare. Pochi istanti più tardi il Verona va vicino al raddoppio, ma Gabriel è bravo e coraggioso nello sbrogliare il batti e ribatti che si era creato nell'area di porta. Al 23' è ancora un calcio di punizione battuto da Miguel Veloso a creare scompiglio nell'area di rigore leccese, questa volta a staccare è Kumbulla, ma la deviazione del difensore non è precisa. Al 27' il Lecce è costretto a rinunciare anche al suo portiere Gabriel, a seguito di uno scontro di gioco l'estremo difensore ha avuto un problema alla schiena che lo ha obbligato a lasciare il posto a Vigorito. Al 34' arriva anche il meritato raddoppio per gli scaligeri, ennesima sgroppata sulla fascia di Lazovic, l'esterno guarda nel mezzo e vede l'inserimento di Pessina, il centrocampista si stacca dalla marcatura di Dell'Orco ed insacca piuttosto facilmente. Nei minuti di recupero il Lecce prova ad accorciare le distanze con il neo-entrato Majer che coglie la traversa con una potente conclusione da fuori area.

SECONDO TEMPO - Inizia la ripresa ed il Verona sfonda nuovamente dalla parte di Lazovic, sulla prima occasione Di Carmine fa da sponda per Pessina ma Vigorito risponde con un ottimo intervento, sulla seconda è sempre Di Carmine a ricevere ma questa volta tenta la conclusione mancando lo specchio della porta. Una fiammata del Lecce lascia pensare che i pugliesi possano rientrare in partita, ma dopo qualche minuto di assestamento il Verona riprende a macinare gioco tenendo gli avversari schiacciati all'interno della metà campo. La giornata del Lecce peggiora ancora quando gli uomini di Liverani restano anche in inferiorità numerica per il doppio giallo rimediato da Dell'Orco, di cui un fallo di cui avrebbe potuto fare a meno vista la distanza che separava l'attaccante del Verona dalla porta difesa da Vigorito. Il Verona approfitta della situazione per abbassare i giri del motore e a controllare il possesso palla, dimostrandosi comunque pronta a chiudere qualsiasi tipo di iniziativa portata avanti, sporadicamente, dagli avversari. All'87 arriva anche la rete del definitivo 3-0, a siglarla è Pazzini su di un rigore assegnato per l'atterramento di Vigorito ai danni di Amrabat. L'ultima beffa per il Lecce arriva negli ultimi secondi di partita quando Tachtisidis abbandona il campo in lacrime per un problema al ginocchio.

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