Intervistato da Sky Sport, il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi è tornato a parlare dello scambio saltato tra Spinazzola e Politano, imputando lo stop nella trattativa a presunte divergenze all'interno della dirigenza dell'Inter.

Le parole di Petrachi

Petrachi ha dichiarato: "Spinazzola sta benissimo, è felicissimo di essere rimasto alla Roma e ci rimarrà. Conosco Marotta, c’è amicizia tra di noi, ma in questa vicenda c’è stato un cortocircuito tra lui e il ds Ausilio: noi avevamo chiuso l’operazione e sappiamo come sia andata". Sulle condizioni del giocatore: "Spinazzola lo ha preso Marotta quando era alla Juventus, quindi non è che a Roma gli sia successo qualcosa, era un’operazione chiusa. Hanno voluto variare inserendo delle condizioni non accettabili per noi, mi dispiace per Politano perché aveva una voglia e un entusiasmo forte per venire qui”.

L'affare Politano potrebbe però riaprirsi: “Credo che bisogni far prevalere il buonsenso, chi fa mercato sa che certe cose possono accadere, se un’operazione è chiusa, è chiusa. Non so cosa l’Inter abbia in mente di fare con Politano, a noi serve un esterno offensivo e lo cercheremo. Se l’Inter ce lo vorrà prestare per farlo giocare, noi siamo tranquillamente pronti ad ascoltarli e fare il bene di questo ragazzo: serve buonsenso perché si parla di calciatori che vanno trattati in un certo modo. Le schermaglie di calciomercato esistono, ma se c’è una parola data e poi non si mantiene, dispiace. La vicenda la conoscete tutti, dopo la sfida contro la Juventus ho chiamato l’agente di Politano e gli ho chiesto se potesse venire alla Roma. Oggi dobbiamo acquistare per sostituire Zaniolo, poi Spinazzola non era sul mercato, ce lo ha chiesto l’Inter, a noi serviva un esterno offensivo e stavamo sacrificando Spinazzola, giocatore in cui crediamo molto”.

Su quanto accaduto Petrachi ha dichiarato: “Ancor prima delle visite mediche c’è stato questo equivoco, Marotta ha chiamato Fienga e si è detto non convinto dello scambio, noi abbiamo fatto partire i ragazzi quando c’era un accordo con il ds Ausilio: se faccio un’operazione e c’è l’ok, l’operazione è chiusa, poi può mancare qualcosa, ma in sostanza è chiusa”.