È un giorno diverso.

Ritorno alle 20 da lavoro, piatto caldo fumante a tavola. Mangio rapidamente, felice. Lista giocatori preparata e via, alle 21 ho l’asta di riparazione. Ho partecipato al primo Fantacalcio all’età di 12 anni. Ora ne ho 27.

Chiamo la mia squadra con il nome della mia azienda dal 2013. Da 5 anni a questa parte, gli amici di una vita cambiano appositamente il nome della mia squadra aggiungendo “Cul” prima della ragione sociale, ossia: “Cul Service” (non cito l’azienda per correttezza).

Questo perché ho vinto per anni ed anni di seguito, a detta loro con molta fortuna. Ho scoperto Bernardeschi, Chiesa, Cutrone, El Shaarawy al primo anno al Milan scambiandolo con Bergessio (Catania) alla prima giornata di campionato. Puntavo sempre forte sul centrocampo con tutti i top player in lista come Pastore al Palermo, Hamsik al Napoli, Hernanes alla Lazio, giocatori come Cerci, Diamanti Cossu.

Da buon milanista, soffro. Soffro da anni, soffro da ormai 3 anni anche al Fanta. Arrivo ultimo o penultimo al Fanta da 3 anni. Me l’hanno tirata alla grande. Da milanista, questa punto sulla coppia Paquetà-Piatek. I nuovi Kakà e Sheva. Soffro.

Sono ultimo e continuerò ad esserlo.

Il momento dell’asta, tolte le prelazioni (tra cui per altro ho Florenzi, altra situazione emblematica), arrivano i portieri. Mi accorgo di Perin a 2, ci provo. Non l’avevo scritto in lista. Lascio Sirigu (15 gol in 3 partite), Consigli e Rosati e prendo i 3 del Genoa. Recupero crediti già 20 crediti.

Da qui, inizio a crederci.

Tolgo De Silvestri, Danilo, Ceppitelli, Kumbulla, Murru, Schone, De Roon, Paquetà, Piatek, Gervinho, Vlahovic, Millico cambiandoli con giocatori alla Masiello, Bennacer, Saponara, tra 1-2 credito massimo.

Il mio pensiero unico, da milanista. Ibrahimovic.

È mio.

Soffro, continuerò a soffrire, arriverò ultimo, ma finirò il Fanta con lui in squadra, da milanista.

Zlatan. 


Claudio - La mia Lega Fantacalcio