La squadra rossonera sembra aver cambiato marcia dopo l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic a Milano. Con lui in campo sono arrivate due vittorie consecutive contro Cagliari e Udinese. La presenza dello svedese, al centro dell’attacco, ha di fatto stravolto le gerarchie della rosa rossonera.

Per esaltare le sue caratteristiche l’allenatore Stefano Pioli ha deciso di cambiare pelle al suo Milan ridisegnando la squadra con un classico 4-4-2 per affiancare ad Ibra una punta in grado di muoversi e sfruttare anche il suo “lavoro sporco”.

Partiamo dai pali, chi ha puntato su Gigio Donnarumma può star certo, nonostante l’errore di ieri resta il napoletano il titolare della porta dei rossoneri. Occhio al vice perché, vista la cessione di Pepe Reina, bisognerà acquistare durante l’asta di riparazione bosniaco Begovic.

In difesa rischia il posto Calabria. Il terzino, partito titolare con Giampaolo in panchina, potrebbe essere relegato in panchina visto lo stato di forma di Andrea Conti. L’ex Atalanta, maggiormente a suo agio in un centrocampo a 5, con questo modulo potrebbe sfruttare la maggior copertura dell’esterno di destra e quindi tornare a spingere come un tempo.

Rischia anche Musacchio. Il centrale argentino, titolare praticamente sempre nonostante gli investimenti in difesa degli ultimi anni, è ora insidiato da Kjaer. Il danese garantisce maggiore fisicità ma la sua tenuta atletica è tutta da verificare visti gli stop ripetuti degli ultimi anni. Inamovibili, invece, Romagnoli ed Hernandez, con Ricardo Rodriguez assolutamente da scartare visto che presto potrebbe addirittura lasciare Milano.


A centrocampo, si fa per dire, sono in salita le quotazioni di Castillejo. I rossoneri cercano un calciatore sul mercato e potrebbero presto cedere Suso, fino ad allora sarà l’ex Villareal il titolare indiscusso del binario di destra dove sta dimostrando di avere gamba e saper rifornire i compagni. La presenza di Ibra potrebbe anche favorirlo in zona bonus per il Fantacalcio. Situazione opposta per Suso, l’ex Genoa in carriera non ha mai ricoperto quel ruolo per la poca attitudine al sacrificio.

Discorso simile per Franck Kessie. L’ivoriano, partito a Bergamo da incursore, ora funge quasi da incontrista per Pioli. Senza inserimenti e rigori da battere (vista la presenza di Ibra in rosa), il centrocampista non farà di certo la gioia di tanti fantallenatori ma almeno, salvo richieste di mercato, il posto è garantito. Scende Biglia, l’argentino è stato ormai scalzato nelle gerarchie da Bennacer, vero playmaker della squadra. Male anche Paquetà, il brasiliano è orma fuori dalle rotazioni di Pioli e dietro nelle gerarchie anche a Krunic capace di giocare da interno a due.

Si giocano il posto, sull’out di sinistra Giacomo Bonaventura e Calhanoglu. Il turco è attualmente fermo per alcune noi fisiche ma, ad oggi, è insidiato non solo dal compagno di reparto ma anche da Ante Rebic. L’attaccante, infatti, con la sua Croazia ha spesso giocato in quella posizione di campo viste le sue doti e la sua attitudine al sacrificio anche in fase di non possesso.

In attacco, con Ibrahimovic in campo e Leao a fargli da spalla, Piatek è ormai da considerarsi una riserva. Il polacco, che non è stato schierato nemmeno ieri con il risultato ancora in bilico, potrebbe andar via in questi ultimi dieci giorni di mercato. Anche Rebic, inoltre, è da considerarsi anche una valida alternativa alla coppia di prime punte. 

Sul mercato, ad oggi, restano Piatek, Paquetà e Suso. In caso di cessione i rossoneri potrebbero intervenire nuovamente in questa sessione di riparazione di gennaio. Il primo obiettivo è ad oggi un esterno destro di centrocampo capace di dare ampiezza alla manovra.