Vincere e convincere, ormai la Lazio sa fare solo questo. Da 11 giornate i biancocelesti portano a casa i tre punti, mostrando la propria forza in giro per l'Italia. Anche Fiorentina, Milan, Juventus e Napoli si sono dovute inchinare davanti ai ragazzi di Simone Inzaghi. Un momento d'oro per i capitolini che al momento occupano con merito la terza posizione in classifica con ampio vantaggio su Atalanta e Roma, uniche due avversarie rimaste nella corsa alla Champions League, e con la possibilità di scavalcare addirittura l'Inter in casa di vittoria nella gara da recuperare con l'Hellas Verona.

NUMERI PAZZESCHI - Risultati esaltanti che testimoniano il buon lavoro svolto dall'ex attaccante proprio dei biancocelesti che sta per diventare l'allenatore con più presenze nella sua Lazio e per raggiungere le 106 vittorie di Sven Goran Eriksson, suo mister ai tempi del secondo e ultimo scudetto laziale.  

L'allenatore laziale e la Supercoppa conquistata un mese fa

GLORIA BIANCOCELESTE - Successi arrivati dal basso, dalla gavetta e dall'esperienza fatta con le giovanili e la Primavera capitolina. Dopo la Coppa Italia e le due Supercoppe Italiane conquistate alla guida della Lazio finalmente sta ricevendo gli attestati di stima che merita da colleghi e addetti ai lavori, quelli che i laziali non gli hanno mai fatto mancare dal 1999, quando vestì per la prima volta la maglia della Prima squadra della Capitale. Non sono certo mancate le difficoltà e le delusioni in questi anni, ma Simone Inzaghi le ha sempre affrontate a testa alta e ha reagito, proprio come fa ora la sua Lazio quando è in svantaggio.

Tutta la sua grinta nel guidare la Lazio

Grinta, sudore e un gruppo unito che corre, lotta e vince sempre insieme. Merito del proprio condottiero che riesce a far esprimere al meglio tutti gli elementi della propria rosa (per la gioia di tutti i fantallenatori che hanno puntato sui calciatori della Lazio in questa stagione) e che in silenzio continua a vincere e a far sognare un'intera piazza.

DI PADRE IN FIGLIO - "La Lazio è un senso di appartenenza molto forte per me, Sono tanti anni che sono qui e sono laziale a tutti gli effetti come i miei due figli nati a Roma", aveva dichiarato qualche mese fa. Parole significative che rendono al meglio l'idea di quanto Inzaghi sia legato alla società biancoceleste. Ormai, dopo ogni partita all'Olimpico, è un'abitudine vederlo giocare in mezzo al campo con il suo secondogenito. Un po' come faceva Maestrelli a Tor di Quinto con i suoi due gemelli. Chissà che non entri nella storia della Lazio anche lui con un grande successo...