Sabato a Udine, il 24 contro la Juventus nell'infrasettimanale, domenica 29 nella difficilissima trasferta di Napoli. Tre gare che diranno molto del futuro di Eugenio Corini sulla panchina del Brescia: il tecnico era partito benissimo a Cagliari, ma dopo il KO contro il Milan e quello, clamoroso, contro il Bologna (rimontato da 3-1-a 3-4), la sua posizione è di fatto a rischio.

A Cellino non è andato proprio giù il crollo psicologico delle rondinelle in una gara che era stata dominata, fino al doppio vantaggio, per poi vedere la profonda debacle che ha tenuto ferma a quota 3 punti la squadra lombarda. Calendario difficilissimo, adesso, per provare a smuoverlo: se sabato a Udine, contro una squadra che s'è proposta come solida e quadrata anche contro la capolista Inter, Donnarumma & co. non porteranno punti a casa, il rischio di arrivare alle porte della 7a ancora a quota 3 è consistente. E a quel punto arriverebbe il momento di Stefano Pioli, che già era un ipotesi per Cellino in estate e che potrebbe tornare di moda a stretto giro, se la rotta non dovesse invertirsi.

Un aiuto a Corini non potrà darlo, almeno nell'immediatezza, Balotelli, che tornerà solo contro i campioni d'Italia, ma in compenso ci proverà Spalek, sostituito da Romulo sulla trequarti contro i felsinei, e pronto a riprendersi il posto nella 4a giornata. L'italo-brasiliano, d'altra parte, dovrebbe arretrare il suo raggio d'azione per sostituire lo squalificato Dessena. più difficile l'inserimento di Zmrhal, con Romulo ancora a supporto delle punte.

Pronti piccoli aggiustamenti anche in difesa, dove Gastaldello cerca spazio (Magnani difficilmente ci sarà), mentre Sabelli e Mateju dovrebbero essere ancora i terzini. Davanti, con il solito Donnarumma, Aye è in vantaggio su Matri, visto che sono sempre fermi Ndoj e Torregrossa.