Sprofondo rossonero. Il Milan affonda sotto i colpi di una meravigliosa Fiorentina, guidata da un immenso Ribery. Il francese segna un gol ed esce al 90' con la standing ovation del pubblico avversario. Gli altri gol di Pulgar dal dischetto, Castrovilli e Rafael Leao, questi ultimi al primo gol in A. Sullo 0-2 Donnarumma para un rigore a Chiesa.

PRIMO TEMPO - Nonostante la sconfitta, Marco Giampaolo non tocca l'undici iniziale, confermando Bennacer in cabina di regia e il tridente Suso-Piatek-Leao. Dall'altra parte fanno la stessa cosa i Viola, stasera in verde, con Montella che conferma in blocco la formazione che lo ha portato alla prima vittoria dal suo ritorno in Toscana, con Chiesa e Ribery coppia offensiva. E sono proprio loro due, non dando riferimenti alla difesa avversaria, a mettere in crisi le flebili certezze della squadra di Giampaolo. Prima il francese serve Chiesa, che impegna Donnarumma, efficace sebbene non sicurissimo; poco dopo l'ex Bayern scarta il regalo di Calhanoglu, si infila tra Musacchio e Romagnoli come una lama nel burro e chiama Donnarumma al miracolo. Sulla ribattuta Chiesa ruba il tempo a Bennacer che lo atterra; è rigore, che Pulgar trasforma per il suo terzo centro in campionato. Suso come al solito fatica a trovare la posizione giusta, ma alla fine è lui il primo a impegnare Dragowski con il solito tiro a giro da lontano. Episodio sporadico, mentre dall'altra parte la Fiorentina gioca, e solo un fuorigioco millimetrico vanifica la prima gioia in A di Castrovilli (su assist di Chiesa). Il Milan cerca la reazione d'orgoglio, ma gli ospiti sono indemoniati lì davanti, con Giampaolo che deve ringraziare l'imprecisione di Chiesa in un paio di conclusioni potenzialmente pericolose. E il primo tempo si chiude con la Fiorentina in vantaggio e il Milan sommerso di fischi.

SECONDO TEMPO - La ripresa comincia con Krunic al posto di un impalpabile Kessie, ma il copione non cambia con la squadra di Montella che gestisce bene le rare scorribande del Milan. A complicare il quadro a Giampaolo, poi, ci pensa Musacchio, che entra in maniera pericolosa sulla gamba di Ribery. Per Giacomelli è giallo, ma il VAR corregge il colore del cartellino in rosso. La superiorità numerica costringe Giampaolo a inserire Duarte per Piatek. E la Fiorentina guadagna metri, con Pulgar che spara un siluro ben disinnescato da Donnarumma. Il portiere azzurro prova anche a intercettare il cross di Chiesa al minuto 66 (dopo una palla persa da Calhanoglu e successivo break di Milenkovic), ma sulla ribattuta Castrovilli è più veloce di Calabria per il raddoppio viola. Il Milan è alle corde e l'immagine eloquente è quella di Bennacer quasi in lacrime dopo il secondo rigore concesso della sua orrenda partita (fallo su Castrovilli). Dal dischetto si presenta questa volta Chiesa, che non è specialista e si vede. Donnarumma indovina l'angolo e para il penalty, ma il tris lo cala il magistrale Ribery. Inizia l'azione, tanto per cambiare, Castrovilli, Chiesa sprinta tra le macerie rossonere e serve Ribery, che dopo due passi di danza, fredda l'incolpevole Donnarumma. E tutto San Siro si alza in piedi ad applaudire. I padroni di casa provano a riemergere dall'abisso con una serpentina favolosa di Rafael Leao, che gli vale il primo, bello e inutile, gol in Serie A. Finisce infatti 1-3, con la Fiorentina che centra il secondo successo consecutivo, mentre il Milan continua a sprofondare. A fine gara la Curva è vuota, i restanti fischiano sonoramente e su Giampaolo ci sono già le ombre dei successori, su tutte quella di Luciano Spalletti.

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