Una Juventus forse stanca dopo la battaglia del Wanda Metropolitano fatic a più del previsto contro il Verona: “Stanchezza? Dal punto di vista mentale può darsi”, commenta Maurizio Sarri dopo il 2-1 sui gialloblu. “Cambiando molto si perdono equilibri, e infatti abbiamo fatto una partita a sprazzi. Dybala? Ha fatto una buonissima partita, Ramsey deve ancora adattarsi ma penso sia abbastanza normale. Il nostro centrocampista centrale marcato a uomo, si poteva fare di più con i centrocampisti interni in costruzione. Era evidente, però, cambiando così tanto perdere qualche meccanismo. Si perde la tendenza a difendere in avanti. Per una squadra che vuole giocare come noi, questo è pericoloso”.

La lettura tattica di Sarri: “Soprattutto con le squadre che danno ampiezza con i quinti, abbiamo la necessità di rimanere corti. Nelle pressioni sui tre difensori dovevamo essere più ordinati, l’abbiamo fatte con distanze sbagliate. Abbiamo trovato una squadra in salute, che aggredisce in tutte le zone del campo, e andare sotto con queste squadre non è poi facile ribaltare la partita”.

Juve che deve crescere nella gestione di certe partite: “Sono giocatori abituati a giocare in Champions, quindi in campionato c’è una partita pre e una post. È stato importante fare punti e riguardare una partita difficile. Dobbiamo essere più bravi nell’approccio e nella gestione, perché nel secondo tempo abbiamo lasciato la partita aperta e potevamo gestirla meglio”.

Il tasto dolente è aver preso ancora gol: “La linea difensiva è un lavoro che chiede tempo. Ad Empoli nelle prime 9 partite abbiamo preso 25 gol, a Napoli abbiamo sofferto un po’ di mesi. In questo momento la squadra non ha una serenità eccezionale ad uscire da dietro mentre gli avversari ci pressano. È una squadra asimmetrica, diversa dal Napoli”.