Nel tardo pomeriggio di ieri è andata in scena l'ultima amichevole estiva della Juventus prima del classico vernissage di Villar Perosa e dunque dell'inizio ufficiale della stagione. Tuttavia, nonostante manchino ormai meno di due settimane alla prima di campionato, c'è una fortissima sensazione che alcuni tasselli debbano essere ancora correttamente incastrati.

Sul piano del gioco la Juventus di Sarri sta prendendo forma, nell'impegno di ieri contro l'Atletico Madrid si sono potute ammirare le prime, seppur ancora embrionali, trame di gioco. Nonostante la sconfitta di misura alla fine dei novanta minuti c'è un moderato ottimismo in merito alle possibili evoluzioni tattiche di questa squadra. A far da contraltare a queste sensazioni positive ci sono però quei tasselli da incastrare accennati in precedenza.

Nella conferenza stampa post-partita Sarri ha inevitabilmente toccato il tasto del mercato, specificando che in rosa ci sono attualmente ben sei giocatori "da tagliare" per la lista Champions e solamente un CTP. La dichiarazione più importante, però, resta quella sul futuro di Dybala. A detta di Sarri l'argentino non è ancora entrato in condizione e potrebbe fare molto bene nel ruolo di finto centravanti, tanto che lui vorrebbe trattenerlo anche nella prossima stagione. Tuttavia le logiche di mercato, i bilanci ed i necessari tagli alla rosa potrebbero portare il numero 10 lontano da Torino. Per lui, dopo la chiusura del mercato inglese, la destinazione attualmente più probabile è il Paris Saint Germain, ma l'operazione sarebbe possibile unicamente dopo la cessione di Neymar. Nel variopinto mondo dei social si è trovato anche qualcuno in grado di dare una connotazione polemica alle dichiarazioni di Sarri, tuttavia quello riportato dal tecnico bianconero pare essere la semplice verità. Attualmente la Juventus ha una rosa sovradimensionata e sarà necessario lavorare intensamente in queste ultime tre settimane di mercato per darle la giusta conformazione.

Per un Sarri che parla in conferenza stampa c'è però anche una dirigenza che lavora in silenzio. In questa torrida estate di mercato si possono contare infatti sulle punta delle dita le dichiarazioni a mezzo stampa della triade Agnelli-Paratici-Nedved. Nelle occasioni ufficiali è stato quasi sempre il ceco a presentarsi dinanzi ai microfoni dei giornalisti, mentre il Presidente e il CFO hanno marcato visita, preferendo non dover rilasciare dichiarazioni ufficiali. C'è chi trova questo silenzio "allarmante", mentre altri lo apprezzano affinché si eviti tutto il clamore mediatico che potrebbe andare ad inficiare l'esito delle trattative in essere. Quale sia l'interpretazione corretta di questo silenzio lo potremo sapere unicamente a posteriori, almeno alla chiusura del mercato, se non qualche mese più tardi quando la Juventus sarà, definitivamente, quella di Sarri. Fino a quel momento è inutile strapparsi i capelli cercando la frase più ad effetto possibile.