Escluso dalla formazione anche in una gara di secondo piano, come la Coppa Italia di domenica, Marko Pjaca ora si ritrova a valutare l'addio anticipato alla Fiorentina. Il suo agente ha sì dichiarato che il ragazzo intende restare, in quanto sente la fiducia della società e del tecnico, ma giorno dopo giorno la sua posizione si complica. 

Ormai definitivamente superato nelle gerarchie da Mirallas, con Muriel che proverà anche a coesistere con Simeone, difficilmente troverà altre occasioni da qui a fine stagione. La Juventus continua ad aspettare una richiesta di acquisto a titolo definitivo, o comunque di prestito con obbligo di riscatto. Un'offerta che sembra pronto a realizzare il Besiktas che perderà Babel in scadenza (e diretto al Fulham) e consentirebbe al croato curiosamente un buon minutaggio.  

L'alternativa è quella del semplice giro prestito: se alle medesime condizioni (prestito con diritto di riscatto a 20 milioni) Leonardo si dicesse disposto a prenderlo, Gattuso sarebbe ben felice di aggiungere un'ala al suo pacchetto di alternative a Calhanoglu, Suso e Castillejo. Pjaca piaceva ai rossoneri sin dai tempi della Dinamo Zagabria, e venne trattato in estate, tre le parti, mentre si discuteva (anche) di Caldara, Bonucci e Higuain. Ora il Pipita è prossimo all'addio anticipato ai rossoneri, situazione che costringerebbe i vertici meneghini a prendere un'altra prima punta. Ma nei piani iniziali del Diavolo, prima che scoppiasse la grane Higuain, c'era l'acquisizione di una seconda punta in grado di giocare anche larga: un profilo che coincide di fatto con quello del 10 Viola. I rapporti, tra Paratici e Leonardo, restano ottimi. Pjaca al Milan potrebbe risolvere i problemi di tutte le parti coinvolte.