È la classica partita nella quale il pareggio non serve a nessuno e condanna entrambe, è la gara che si deve vincere e che farebbe piombare in fondo alla classe la sconfitta. Il Chievo di Di Carlo sa bene che non può mancare l'appuntamento con la vittoria o virtualmente si condannerebbe a una lenta agonia verso la Serie B. Baroni vuol guardare al girone di ritorno con altre prospettive rispetto a quelle che oggi accompagnano il suo Frosinone e per farlo deve vincere e convincere per dare una netta scossa all'ambiente e alla classifica, prima che sia troppo tardi. Allo Stadio Bentegodi di Verona è tutto pronto, quest'oggi ci si gioca un elemento fondamentale di permanenza in Serie A.

Di Carlo propone qualche sorpresa rispetto all'ultima uscita e schiera un modulo ultra offensivo, con il 4-3-1-2 che vede Sorrentino in porta, Depaoli, Bani, Rossettini e Barba in difesa, Hetemaj, Radovanovic e Giaccherini a centrocampo, con Birsa alle spalle di Djordjevic e Pellissier e Stepinski che parte dalla panchina. 

Baroni conferma il 3-5-2 del suo esordio sulla panchina ciociara, con Sportiello tra i pali; terzetto difensivo composto da Goldaniga, Salamon e Capuano. A centrocampo Ghiglione e Beghetto esterni, con Chibsah, Crisetig e Maiello in mezzo al campo. In avanti Ciano e Pinamonti. 

Dopo le formalità di rito, l'arbitro verifica i 22 in campo e decreta l'inizio del primo tempo. Subito gioco fermo dopo già pochi secondi, con Pellissier, colpito duro, che rimane diversi minuti a terra. Azione del chievo all'8', con Birsa che serve Pellissier, conclusione di prima, ma Salamon chiude in angolo. Al 12 ' Djordjovic prova la conclusione di prima intenzione, ma la palla termina alta. Dopo 25' partita scialba e senza acuti, con nessuna conclusione verso una o l'altra porta. Al 27' calcio d'angolo di Birsa, Pellissier anticipa la marcatura e supera Sportiello, ma dopo consulto Var, l'arbitro annulla per posizione irregolare di Radovanovic, sulla traiettoria di tiro. Le squadre continuano a darsi battaglia a metà campo, ma a parte il cambio Tomovic-Barba, con quest'ultimo infortunato che lascia il campo, non accade più nulla e dopo 3' di recupero termina il primo tempo di gioco.


Nella ripresa si riparte senza cambi e sulla falsa riga della prima frazione di gioco. Al 56' occasione Frosinone: Chibsah di testa colpisce a botta sicura e Sorrentino si supera respingendo sulla linea. Al 58' fallo di Capuano su Radovanovic, l'arbitro estrae il secondo giallo ed espelle il difensore del Frosinone. I ciociari non demordono e al 65' ci provano con Pinamonti, ma Sorrentino respinge ancora in due tempi. Il Chievo ci prova al 72', con Pellissier, ma Sportiello rimane immobile sul primo palo e controlla a terra. La girandola di sostituzioni non riesce ad innalzare il livello del match, ma al 77' Beghetto concede una punizione dal limite al Chievo, Giaccherini va alla battuta e con un preciso destro trova il vantaggio per il Chievo, lasciando immobile Sportiello. Il Frosinone non riesce a reagire, ma al 84' ci prova il neo entrato Campbel, trovando Bani sulla traiettoria di tiro. Non accade più nulla e dopo 3' di recupero termina qui la gara, con il Chievo che si impone per 1-0.

In un match non certo vietato ai deboli di cuore, avaro di acuti quanto di emozioni e conclusioni verso una o l'altra porta, i dettagli non possono che fare la differenza. Come il preciso calcio piazzato di Giaccherini che regala i 3 punti ai veronesi e condanna il Frosinone. La spunta il Chievo, dunque, che torna a sorridere e sperare in un miracolo difficile ma non impossibile, come questo sport spesso ha insegnato. Per gli ospiti l'occasione unica e irripetibile di oggi è stata amaramente fallita. Per una salvezza che già oggi pare difficile, le premesse non sono certo confortanti.

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