Forte in difesa e fantasiosa in attacco la Top 11 dei nati nel 1954. Tre numeri 10 in campo, Socrates in regia, Antognoni da trequartista e Kempes da falso nove. a completare il quadro il dinamismo di Tardelli e la sicurezza fra i pali di Schumacher.

Harald Schumacher, 6/03/1954

Portiere famoso per il suo agonismo, provava a trasformare la sua area di rigore in una zona di guerra nella quale doveva sempre uscire vincitore. Dimostrò questa filosofia nella semifinale del Mondiale '82 tra Germania e Francia quando un'uscita su Battiston mandò il francese in coma e mentre veniva soccorso lui se ne stava vicino alla porta a palleggiare, impaziente di giocare. Un atteggiamento che comunque lo fece essere titolare di un forte Colonia e di una Germania vincitrice degli Europei '80 e seconda ai Mondiali '78 e '82.

Eric Gerets, 18/05/1654

Carriera lunghissima quella del terzino destro Eric Gerets. Dagli inizi nello Standard Liegi, vincendo tutto in Belgio, al passaggio in un Milan sfortunato appena risalito fino al Psv, dove vi rimase fino a 38 anni arrivando a vincere, da capitano, la Coppa Campioni dell'88. 86 presenze con il belgio, arrivò secondo a Euro '80.

Phil Thompson, 21/01/1954

Tra i giocatori chiave del Liverpool degli anni '70, si impone fin da giovanissimo come titolare al centro della difesa, prima al fianco di capitan Hughes, poi divenendo lui stesso capitano. Vinse tutto, sette campionati e tre Coppe dei Campioni. 

Uli Stielike, 15/11/1954

Il libero tedesco che doveva diventare l'erede di Beckenbauer. In verità era molto meno elegante del Kaiser, anzi era cattivo, cattivissimo, non per i baffi, ma per i suoi tackle sempre decisi. Difficilmente l'avversario che gli passava vicino usciva dalla partita senza livi, come Oriali nella finale '82, che però ebbe la meglio. Agonismo a parte, Stielike era un ottimo difensore, come dimostrato in nazionale, al Borussia Monchengladbach e al Real Madrid, anche se quel trasferimento in Spagna gli costò l'amore dei tifosi teutonici.

Alan Kennedy, 31/08/1954

Un'altra leggenda del Liverpool, Alan Kennedy era il terzino sinistro della fenomenale squadra di Paisley, vinse due Coppe dei campioni nell'81 e ne''84. Fu lui a siglare i gol decisivi: l'1-0 al Real Madrid con un'azione caparbia e un tiro da posizione defilata; l'ultimo rigore nella finale del'84 con la Roma.

Leo Junior, 29/06/1954  

Terzino ed esterno di centrocampo a destra e a sinistra, dotato di grande tecnica e intelligenza e buon battitore di punizione. Vinse la Copa Libertadores col Flamengo di Zico prima di trasferirsi in Italia, al Torino dove si trasforma regista con ottimi risultati e poi al Pescara, diventando un beniamino dei tifosi di entrambe le squadra. Nazionale brasiliano fino al '92, ha la colpa di aver lasciato Rossi in gioco in occasione del 3-2 contro l'Italia.

Socrates, 19/02/1954

Capitano e guida spirituale di un Brasile bello e non vincente che poteva contare su di lui, Zico, Falcao, Junior. In campo era un regista molto bravo tecnicamente e dalla grande visione di gioco, dotato di un grandissimo tiro e maestro nel colpo di tacco. Fuori dal campo era un appassionato di medicina e di politica, fu il leader della Democrazia Corinthiana, per due anni erano calciatori e staff tecnico a scegliere tramite votazioni i giocatori da mandare in campo, senza allenatore. Una mossa che serviva a combattere mediaticamente la dittatura del periodo in Brasile.

Marco Tardelli, 24/09/1954

L'urlo di Tardelli è uno dei quadri più famosi della storia della Coppa del Mondo. Quel gol nella finale con la Germania nell'82 fu il giusto premio per un centrocampista molto completo e instancabile, addirittura insonne, pezzo pregiato non solo dell'Italia di Bearzot, ma anche della Juventus che negli anni '80 vinse per la prima volta la Coppa dei Campioni. 

Trevor Francis. 19/04/1954

Attaccante esterno di valore, ma sfortunato. Nonostante gli infortuni però si tolse molte soddisfazioni. L'allenatore del Nottingham Forest Clough per averlo dal Birmingham, nel quale aveva segnato più di 100 gol, lo aveva pagato ben un milione di sterline, il primo giocatore a sfondare quel muro e lui lo ripagò con due Coppe Campio, con tanto di gol decisivo nel '79 col Malmoe. I rapporti con l'allenatore non erano granchè e se ne andò prima al city, poi alla Sampdoria, dove vinse una Coppa Italia da capocannoniere con nove reti. In Italia ha vestito anche la maglia dell'Atalanta.

Giancarlo Antognoni, 1/04/1954

Bandiera della Fiorentina, fu leader della squadra viola negli anni '70 e '80 con il 10 sulle spalle e la fascia di capitano al braccio. Deliziosa seconda punta, paragonato a Rivera per la grande tecnica, vinse una Coppa Italia e sfiorò lo Scudetto nell'82, perso all'ultima giornata in favore della Juventus. Purtroppo in quella stagione Antognoni fu vittima di un grave infortunio, una frattura del cranio dopo scontro con il portiere del Genoa Martina. Lui recuperò in tempo per essere protagonista in quella grande stagione viola. E in estate andò al Mondiale con l'Italia e vinse da protagonista, anche se senza giocare la finale, per infortunio. bellissimo e sfortunato.

Mario Kempes, 15/07/1954

Prima di Maradona è stato Kempes a far vincere la Coppa del Mondo all'Argentina. nel '78 fu un trascinatore, in quel torneo fu capocannoniere e miglior giocatore con due gol nella finale contro l'Olanda. Era facile segnare per questo attaccante di talento, miglior marcatore per due anni consecutivi in Spagna con il Valencia, vincitore anche di una Coppa delle Coppe.

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi. #LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.